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12 mag 2014

Stresa: Tassa di sbarco. Primo round al Comune

Va al comune di Stresa il primo round giudiziario sulla tassa di sbarco sulle isole di 50 centesimi per ogni passeggero che la municipalità ha deciso di introdurre ad aprile. Il Tar Piemonte, a cui si era rivolto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per conto della Navigazione Lago Maggiore per chiedere l’annullamento, previa sospensione, della delibera istitutiva della tassa, ha respinto la sospensiva. Il decreto del presidente della seconda sezione del Tar Piemonte ha

stabilito «infondate» le tesi del ministero, dove aveva sostenuto che la gestione governativa non fosse di fatto una compagnia di navigazione, così come non ha ritenuto degna di accoglimento la tesi che la tassa di sbarco potesse applicarsi solo alle isole minori di mare e non a quelle di lago.

Riconosciuto invece il potere del Comune di Stresa di disciplinare con regolamento i propri tributi. Il Tar si è finora pronunciato in via d’urgenza e ha già fissato al prossimo 4 giugno la trattazione collegiale in Camera di consiglio. «Bisognerà attendere il giudizio definitivo - commenta il sindaco di Stresa Canio Di Milia -, peraltro prima di adottare la scelta di istituire la tassa di sbarco noi avevamo atteso un parere del ministero dell’Economia, che ci ha confermato questa possibilità». 

La tassa di sbarco, istituita con decreto dal governo nel 2011, prevede il pagamento di una certa somma per ogni passeggero che sbarca sulle isole: l’importo deciso dal comune di Stresa significherebbe un aumento del costo del biglietto del servizio di linea di 1,5 euro per le Isole Borromee. Esenti dalla tassa, per il momento, i motoscafisti privati, in quanto la legge limita l’applicazione della tassa al servizio pubblico di linea. 
[di l. g. su La Stampa]

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