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2 dic 2013

Nel giorno dello sfratto si scia gratis al Mottarone. Domani mattina l’ufficiale giudiziario metterà il sigillo agli impianti

Si scierà gratis domani al Mottarone, in quello che rischia di essere l’ultimo giorno di vita degli impianti invernali della stazione sulle alture di Stresa. Domani alle 10,30 è infatti previsto l’arrivo sulla vetta dell’ufficiale giudiziario per dare luogo all’esecuzione dello sfratto intimato dalla famiglia Borromeo (proprietaria di parte dei terreni su cui insistono le piste) nei confronti di S4, la società che gestisce gli impianti di risalita. E così, dopo che saranno espletate tutte le

pratiche burocratiche, chi sarà con gli sci ai piedi sarà costretto a tornarsene a casa e, probabilmente, senza far più ritorno sulle piste del Mottarone.

Lo sfratto degli impianti è diventato esecutivo al termine di una lunga vertenza legale avviata dai proprietari delle aree, dopo che la società di gestione aveva sospeso i pagamenti dell’affitto, ritenendo dovesse applicarsi una legge regionale del 2009, che prevede la costituzione di servitù (una sorta di esproprio) per le aree sciabili. Una procedura da attivarsi a cura del Comune su cui insistono le piste da sci.

L’amministrazione di Stresa aveva quindi compiuto gli atti necessari. Il Tar tuttavia, in un caso parallelo per aree di proprietà di un’altra società (la Aghe Srl), aveva annullato i provvedimenti del Comune e quelli conseguenti della Regione, ritenendo che la procedura seguita, indicata dalla legge regionale, non fosse corretta.

Intanto, come non succedeva da anni, una copiosa nevicata una settimana fa ha imbiancato la vetta e ha permesso di aprire gli impianti sabato e domenica. La presenza di una spessa coltre nevosa potrebbe anche porre qualche difficoltà all’esecuzione dello sfratto e alla posa dei picchetti per la delimitazione delle aree interessate dallo sfratto. L’area sulla quale saranno posti i sigilli è di 545 mila metri quadri, nella zona dove sorge la pista Baby, un tracciato centrale e senza il quale non è possibile per i gestori proseguire l’attività.

Se lo sfratto andrà comunque avanti, l’unica speranza per la sopravvivenza della località sciistica rimane un intervento urgente del Comune di Stresa, che peraltro ha presentato appello al Consiglio di Stato contro l’annullamento dei decreti di costituzione delle servitù. «Anche se è una vertenza tra privati, il Comune intende tutelare l’esistenza della stazione sciistica, l’obiettivo dei nostri atti è di garantire la riapertura degli impianti entro il fine settimana prossimo» dice il sindaco di Stresa Canio Di Milia.

Il Mottarone è stato tra le prime località sciistiche in Italia: lo sci club risale al 1909 e proprio sulla vetta di Stresa si tenne negli anni ’30 la prima gara di slalom in Italia. Intorno alle attività sciistiche ruotano circa 100 posti di lavoro, tra attività ricettive e di ristorazione e le scuole sci. Il Mottarone è sempre stato per la vicinanza geografica, una delle montagne preferite dai milanesi. 
(Di Luca Gemelli su La Stampa)

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