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27 set 2013

Stresa: Il Tar boccia i vincoli per il Mottarone. Piste a rischio sfratto. Di Milia:"Non possiamo permetterci di perdere gli impianti"

Torna a rischio il futuro sciistico del Mottarone. Il Tar ha infatti annullato le delibere del 2011 e 2012 con le quali il Comune di Stresa e la Regione avevano vincolato come piste da sci i terreni di proprietà della società Aghe Srl e della famiglia Borromeo. Ad essere accolto è stato per il momento - il ricorso della Aghe Srl. Il Tar ha così dichiarato nulli gli atti, di fatto riportando la situazione a quella preesistente. Secondo i giudici amministrativi la

procedura seguita da Comune e Regione non avrebbe rispettato alcune delle regole previste per l’imposizione di servitù coattive

(i vincoli) o per l’esproprio di aree: in particolare alle proprietà non sarebbe stato notificato fin dal principio l’avvio del procedimento e tantomeno indicata la quota di risarcimento per la servitù, condizione peraltro non prevista dalla legge regionale applicata.

Il rischio è che adesso riprenda vigore la richiesta di sfratto avanzata dalla famiglia Borromeo nei confronti della S4, la società di gestione degli impianti, dopo che i gestori, esigendo l’applicazione della legge regionale, avevano sospeso il pagamento dell’affitto. L’eventuale sfratto significherebbe la morte degli impianti sciistici al Mottarone.

«Non conta quanto è stato fatto fino a ora, ma semmai cosa accadrà da qui in avanti - dice Stefano Sappa, amministratore della S4 - adesso è ovvio che si tratta di fare una scelta sia da parte delle amministrazioni, che da parte delle proprietà, su quale futuro si vuole per il Mottarone. Capiamo le esigenze delle proprietà. Ci auguriamo che si possa trovare una soluzione e che le amministrazioni pubbliche proseguano nello sforzo di tutelare il Mottarone come destinazione sciistica, tanto più che a subire il danno di un’eventuale smantellamento non sarebbe solo la S4 ma tutto l’indotto della vetta».

«Il Tar - sottolinea anche il sindaco di Stresa Canio Di Milia - ha eccepito sulla procedura seguita per l’imposizione della servitù, ritenendo che andasse integrata tra l’altro con le prescrizioni del Trattato di Nizza dell’Unione europea. Il Comune di Stresa intende tutelare il futuro sciistico del Mottarone e quindi riavvieremo la procedura per la dichiarazione della servitù».

Il sindaco indica poi le prossime tappe. «Ovviamente in questo caso seguiremo passo passo le prescrizioni del tribunale amministrativo per non rischiare di incorrere in un altro annullamento - aggiunge Di Milia - Stresa non può permettersi di perdere gli impianti del Mottarone».
"IL SINDACO DI MILIA"

"«La procedura ripartirà. Non possiamo permetterci di perdere gli impianti»"
(Di Luca Gemelli su La Stampa)

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