Sarebbe partito dalla sala motori il principio di incendio sviluppatosi ieri pomeriggio a bordo del Pellicano, un battello della Navigazione Lago Maggiore. A bordo del natante, fortunatamente, c’era solo l’equipaggio, che è intervenuto immediatamente per estinguere le fiamme e ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco di Verbania e di altre due imbarcazioni della Navigazione Lago Maggiore in

«L’equipaggio – ha sottolineato l’ingegnere Massimo Checcucci, direttore della Navigazione Lago Maggiore – ha operato in maniera esemplare seguendo le procedure previste in questi casi di emergenza». «Fortunatamente la motonave Pellicano era in trasferimento a vuoto tra l’Isola Bella e Pallanza e quindi non vi erano passeggeri a bordo» aggiunge Checcucci «in quel caso oltre all’intervento per estinguere l’incendio l’equipaggio avrebbe dovuto tranquillizzare le persone a bordo». «Per le situazioni di emergenza come quella di ieri, rarissime considerato il numero di passeggeri trasportati e il numero di chilometri percorsi – conclude Checcucci – gli equipaggi vengono addestrati regolarmente».

Una volta spento il principio di incendio, che ha fatto levare una colonna di fumo visibile anche dalla terraferma, il Pellicano è stato rimorchiato in porto a Intra.

«Adesso bisognerà accertare le cause» spiega il direttore.

Il battello Pellicano è uno degli ultimi arrivati nella flotta della Navigazione Lago Maggiore, che conta 35 natanti di diverse dimensioni e portata. Prodotto dai Cantieri Navali di Chioggia e Ravenna, è entrato in servizio nel 2011 e si è rivelato particolarmente adatto per la copertura delle tratte brevi e frequenti, dove non sono necessarie le capacità di trasporto delle motonavi di più grande dimensione quale quella dal Lido di Stresa all’Isola Bella. Con i sui 24 metri di lunghezza può trasportare fino a 132 passeggeri e per le ridotte dimensioni ha bisogno di un equipaggio ridotto e vanta consumi ridotti.

(Di Luca Gemelli su La Stampa)