Ricevi le News come preferisci

Calendario Eventi su

Cerca nel blog

Contatti

Contatti
14 mag 2013

Stresa: Presentato il programma dello Stresa Festival, si parte il 19 luglio col jazz

«Ci proponiamo di piantare saldamente le radici a terra, ma con i rami puntiamo al cielo». Così Gianandrea Noseda nel presentare l’edizione 2013 dello Stresa Festival, di cui è direttore artistico. Il titolo scelto è «Tra terra e cielo». Sono tre i momenti della rassegna musicale: Midsummer jazz concert dal 19 al 21 luglio; Meditazioni in musica dal 25 al 28 luglio, il festival vero e proprio dal 24 agosto al 7 settembre. Spiega Noseda: «E’ un momento difficile, a cui

dobbiamo reagire sognando e lottando per i nostri sogni. Le prossime generazioni ce ne chiederanno conto». Da uno sforzo rinnovato ha visto la luce un cartellone di sicuro interesse, che ha comportato, però, qualche rinuncia, come spiega il direttore d’orchestra: «I tagli al bilancio non hanno consentito di avere l’opera lirica, uno degli appuntamenti più attesi dal pubblico. Una scelta sofferta, ma necessaria. Guai però a tagliare troppo: al di sotto di un certo limite manca la qualità».

Nuove soluzioni causa crisi La crisi spinge a nuove soluzioni: «Il canto, nella 52ª edizione delle Settimane Musicali - annuncia Noseda - non mancherà. Dirigerò lo Stabat Mater di Rossini con 4 solisti, l’Orchestra e il coro del Teatro Regio, nel concerto del 1° settembre che celebrerà anche il bicentenario verdiano di cui eseguirò il Quartetto per archi». Non mancheranno i grandi gruppi: oltre alla Gstaad festival Orchestra, a cui è affidato il concerto inaugurale del 24 agosto, ci sarà la Czech Philarmonic e quella dello Stresa Festival, che compie 10 anni. «Una ricorrenza che celebrerò il 28 agosto con l’esecuzione dei compositori che amo: Bach, Schubert e Mozart». Molti anche i solisti da seguire con attenzione. Oltre all’anteprima in jazz cui parteciperanno Enrico Rava, Uri Caine, Bill Frisell, Javier Girotto, Luciano Biondini, Paolo Fresu e Omar Sosa, di sicuro interesse il pianista turco Fazil Say: «Musicista straordinario racconta Noseda -: è stato condannato per aver parlato in modo ritenuto blasfemo dell’Islam. Un artista che ha qualcosa da dire e non ha paura di dirlo».

Tanti gli ospiti menzionati da Noseda: il Tolzer Knabenchor diretto da Gerhard SchmidtGaden, la violoncellista argentina Sol Gabetta, l’arpista francese Xavier De Maistre e il pianista Jean Efflam Bavouzet.

La 52ª edizione presenta anche qualche novità: «Avremo una sorta di minifestival dedicato all’esecuzione dei 5 ultimi quartetti di Beethoven, scelti perché sono le sue ultime parole. Musica visionaria: il grande compositore tedesco non ha mai smesso di avere quella progettualità che nasce dal percepire, molto prima degli altri, i grandi cambiamenti: stracciando il frontespizio della Sinfonia n. 3 con la dedica a Napoleone, dimostrò di aver capito anzitempo il tramonto di un’epoca».

Saper guardare lontano Anche di questo può parlare un festival: la musica, che riscalda il cuore e apre la mente, secondo il direttore d’orchestra può dare una sveglia: «Bisogna ascoltare di più gli artisti, i compositori, perché vedono più lontano, e spesso anche prima».
(Di Chiara Fabrizi su La Stampa)

0 Commenti:

Posta un commento

Il commento verrà pubblicato non appena sarà stato approvato dal moderatore. Grazie