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4 mar 2013

Mottarone: La pista “rossa” più votata resta senza skilift

La notizia buona è che la pista (di difficoltà media) dell’Alpe Corti, sul Mottarone, è in testa alla classifica delle «rosse» redatta dal portale Skiinfo, davanti a tracciati di località sciistiche ben più note. La seconda notizia, meno positiva, è che questo balcone che si affaccia sul Lago Maggiore è chiuso: la pista dalla scorsa stagione invernale non è più servita dallo skilift che ha esaurito la sua vita tecnica.

Certo si tratta comunque di una bella pubblicità per il Mottarone: «Avere il primo posto rappresenta un’iniezione di fiducia sulle

potenzialità della stazione - commenta il presidente del Distretto turistico Antonio Longo Dorni -, la chiusura dell’impianto sottolinea il difficile momento che stanno vivendo le località sciistiche. Passione e impegno dei gestori non mancano, ma le normative severe e gli sforzi economici richiesti in assenza di contributi pubblici rischiano di compromettere la vita di impianti pur apprezzati e ben curati, il che sarebbe una perdita gravissima per il turismo del Vco».

Il sito www.skiinfo.it descrive così la pista rossa del Mottarone: «Un tracciato panoramico con vista su Alpi, Monte Rosa, Monte Leone e laghi che garantisce ottime condizione di neve per tutta la durata della stagione invernale». Una recensione che rende la meta appetibile, ma dall’inverno scorso i turisti che arrivano sul Mottarone trovano appunti la «strada sbarrata».

Al conseguimento del primato si è arrivati, secondo il presidente del Distretto, anche grazie alla community «Neveazzurra» che promuove gli oltre 150 chilometri di piste del Vco e, forte di 5.300 iscritti, propone forum di discussione, «snowletter» con le novità sugli sport invernali, immagini, video, webcam per avere un occhio in diretta sui tracciati e bollettino neve aggiornato anche nei festivi. E proprio la community aveva indicato la pista rossa dell’alpe Corti come la migliore del comprensorio.

«In attesa di risvolti positivi speriamo che il riconoscimento dia fiducia agli operatori della montagna affinché investano sul territorio e vedano le potenzialità turistiche - conclude Longo Dorni -: c’è in gioco il futuro delle attività economiche d’alta quota».

Stefano Sappa, gestore degli impianti del Mottarone, conferma che le idee ci sono, ma senza finanziamenti pubblici è difficile sostenere in autonomia le spese: «Al posto dello skilift per la pista Corti servirebbe una seggiovia spiega -, adatta anche per le attività estive. Confidiamo che la Regione, tra le tante richieste di aiuto a cui deve far fronte, possa in futuro sostenerci anche in questo lavoro».
(Di BATRICE ARCHESSO su La Stampa)

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