9 lug 2010
Lago Maggiore: Salgono ancora i prezzi di hotel e ristoranti. Ma fare la spesa costa meno
A pochi giorni dalla diffusione dell’indagine di Unioncamere sui consumi delle famiglie - secondo cui a Verbania spetta il primato regionale della spesa media mensile (3.160 euro) -, arrivano le ultime cifre dell’Osservatorio comunale sui prezzi a confermare la crescita dell’inflazione.
I 7.000 prezzi raccolti in 2 ipermercati, 4 supermercati, un hard discount, 150 negozi e 200 altre attività, a maggio sono saliti mediamente dello 0,9% rispetto ad
aprile; mese in cui l’aumento era stato dello 0,2% su marzo.
E ancora una volta se i prodotti alimentari sono rimasti stazionari - con una flessione dello 0,8% rispetto a maggio 2009 -, i prezzi di alberghi, campeggi e ristoranti fanno segnare un’impennata: +1%, che diventa +1,4% se si confrontano i prezzi con maggio 2009. E dall’inizio di quest’anno i prezzi del settore che più tocca i turisti (ma anche i verbanesi che amano andare a mangiare fuori) sono saliti del 4,8%. Dati che l’assessore al Turismo Gian Maria Vincenzi prende con le pinze: «Per quanto riguarda gli hotel, va detto che oggi il 90% della clientela è rappresentata da gruppi, ai quali vengono praticati prezzi più bassi di quelli del listino.
Comunque è un anno molto difficile per tutti e, per il settore della ristorazione, pur senza giustificare nessuno, credo che incida l’aumento dei costi di gestione dei locali che probabilmente vengono poi ricaricati sui clienti».
L’aumento più consistente è quello dei prezzi dei trasporti (+3,8% in un mese, +8,5% in un anno, determinato sostanzialmente dai carburante), mentre le spese per la casa e le bollette sono salite dell’1,9% tra aprile e maggio (del 4,2% in un anno). Lieve aumento (+0,1%) per abiti e scarpe, i cui prezzi sono però calati del 2% in un anno. Scendono anche i prezzi per le comunicazioni (-0,7%) e per lo svago (-0,4%).
I 7.000 prezzi raccolti in 2 ipermercati, 4 supermercati, un hard discount, 150 negozi e 200 altre attività, a maggio sono saliti mediamente dello 0,9% rispetto ad
aprile; mese in cui l’aumento era stato dello 0,2% su marzo.
E ancora una volta se i prodotti alimentari sono rimasti stazionari - con una flessione dello 0,8% rispetto a maggio 2009 -, i prezzi di alberghi, campeggi e ristoranti fanno segnare un’impennata: +1%, che diventa +1,4% se si confrontano i prezzi con maggio 2009. E dall’inizio di quest’anno i prezzi del settore che più tocca i turisti (ma anche i verbanesi che amano andare a mangiare fuori) sono saliti del 4,8%. Dati che l’assessore al Turismo Gian Maria Vincenzi prende con le pinze: «Per quanto riguarda gli hotel, va detto che oggi il 90% della clientela è rappresentata da gruppi, ai quali vengono praticati prezzi più bassi di quelli del listino.
Comunque è un anno molto difficile per tutti e, per il settore della ristorazione, pur senza giustificare nessuno, credo che incida l’aumento dei costi di gestione dei locali che probabilmente vengono poi ricaricati sui clienti».
L’aumento più consistente è quello dei prezzi dei trasporti (+3,8% in un mese, +8,5% in un anno, determinato sostanzialmente dai carburante), mentre le spese per la casa e le bollette sono salite dell’1,9% tra aprile e maggio (del 4,2% in un anno). Lieve aumento (+0,1%) per abiti e scarpe, i cui prezzi sono però calati del 2% in un anno. Scendono anche i prezzi per le comunicazioni (-0,7%) e per lo svago (-0,4%).
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