9 lug 2010
Mottarone resta isolato per il passaggio del rally 111 minuti
Passa il rally dei 111 Minuti, ma non per tutti è festa. Protestano gli operatori turistici del Mottarone che, pur non essendo contrari allo svolgimento della corsa in calendario nel fine settimana del 17 e 18 di questo mese, si sentono danneggiati dalla chiusura della strada. Così hanno preso carta e penna e si sono rivolti non solo ai prefetti del Vco e di Novara oltre che ai sindaci. Portavoce della protesta è Fabrizio Bertoletti dello storico Hotel Eden: «Non vogliamo ostacolare a priori lo svolgimento della
manifestazione, ma appare evidente che le esigenze degli organizzatori debbano essere confrontate con quelle della nostra località turistica. Abbiamo già avuto modo in passato di richiamare l’attenzione degli amministratori sul danno provocato agli operatori turistici della vetta dalla chiusura eccessivamente prolungata della circolazione». La domenica, d’estate, rappresenta il 40% degli incassi settimanali e se la strada Armeno-Mottarone è interrotta gli introiti vanno in fumo. E non ci sono molte alternative come spiega sempre Bertoletti. «Le altre strade non possono essere considerative perché la Borromea è a pagamento (6,50 euro) e non è transitabile dai pullman e nemmeno la funivia può essere considerata un mezzo di trasporto succedaneo considerato che il biglietto costa 17,5 euro a testa andata e ritorno - prosegue il rappresentante degli operatori del Mottarone - detto questo ci chiediamo per quale motivo il rally, al quale non siamo pregiudizialmente contrari, si deve svolgere in piena stagione turistica. Si potrebbe pensare di disputare le prove in orario serale-notturno, magari con eventi collaterali facendo sì che almeno in parte piloti e spettatori possano restare al Mottarone». Una richiesta che non è caduta nel vuoto. Il rally dei 111 Minuti è stato presentato ieri a Novara e l’organizzatore Paolo Fortunati risponde: «Capisco le esigenze degli operatori della vetta e posso garantire che alle 14 di domenica tutto sarà finito e la strada completamente libera. Vogliamo però programmare il futuro perché il rally deve essere un veicolo promozionale - prosegue Fortunati - l’anno prossimo la gara si effettuerà probabilmente in aprile-maggio e se ci fossero posti letto al Mottarone potremmo fare il riordino e la sosta notturna proprio sulla vetta».
(La Stampa)
manifestazione, ma appare evidente che le esigenze degli organizzatori debbano essere confrontate con quelle della nostra località turistica. Abbiamo già avuto modo in passato di richiamare l’attenzione degli amministratori sul danno provocato agli operatori turistici della vetta dalla chiusura eccessivamente prolungata della circolazione». La domenica, d’estate, rappresenta il 40% degli incassi settimanali e se la strada Armeno-Mottarone è interrotta gli introiti vanno in fumo. E non ci sono molte alternative come spiega sempre Bertoletti. «Le altre strade non possono essere considerative perché la Borromea è a pagamento (6,50 euro) e non è transitabile dai pullman e nemmeno la funivia può essere considerata un mezzo di trasporto succedaneo considerato che il biglietto costa 17,5 euro a testa andata e ritorno - prosegue il rappresentante degli operatori del Mottarone - detto questo ci chiediamo per quale motivo il rally, al quale non siamo pregiudizialmente contrari, si deve svolgere in piena stagione turistica. Si potrebbe pensare di disputare le prove in orario serale-notturno, magari con eventi collaterali facendo sì che almeno in parte piloti e spettatori possano restare al Mottarone». Una richiesta che non è caduta nel vuoto. Il rally dei 111 Minuti è stato presentato ieri a Novara e l’organizzatore Paolo Fortunati risponde: «Capisco le esigenze degli operatori della vetta e posso garantire che alle 14 di domenica tutto sarà finito e la strada completamente libera. Vogliamo però programmare il futuro perché il rally deve essere un veicolo promozionale - prosegue Fortunati - l’anno prossimo la gara si effettuerà probabilmente in aprile-maggio e se ci fossero posti letto al Mottarone potremmo fare il riordino e la sosta notturna proprio sulla vetta».
(La Stampa)
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