18 giu 2010
Stresa: Congresso mondiale di medici e ricercatori sulle malattie degenerative della vista
Si terrà a Stresa sabato 26 e domenica 27 giugno il 16° Congresso Mondiale di Retina International. (federazione internazionale delle associazioni per la lotta alla retinite pigmentosa e alle altre malattie degenerative della retina).
Il convegno internazionale è organizzato da Retina Italia onlus, la Federazione nata per la tutela delle persone affette da degenerazioni retiniche ereditarie. Patologie con un’incidenza sul territorio nazionale di circa 1 milione di persone solo con la Degenerazione Maculare Senile a cui
dobbiamo aggiungere 20.000 persone affette da Distrofie retiniche rare e senza cura, che corrispondono a circa 83.000 persone affette in Piemonte e di conseguenza a circa 2.500 persone nel solo Verbano Cusio Ossola .
La Degenerazione Maculare Senile si stima colpisca un anziano su 4. Si tratta di un’alterazione progressiva della macula, regione centrale del tessuto retinico, che può provocare una drastica riduzione del campo visivo. “Fondamentale in questo caso è un intervento terapeutico tempestivo, per questo va raccomandato – dice Laura Martinoli, referente per l’Apri VCO (Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti) – di recarsi subito da uno specialista al comparire di sintomi quali una visione che non restituisce linee intere ma spezzettatei”.
Con "Retinite pigmentosa" si indica un gruppo di malattie ereditarie della retina (il tessuto dell’occhio preposto alla ricezione dello stimolo luminoso e alla sua trasformazione in stimolo elettrico) che inducono a un suo progressivo deterioramento rendendola incapace di trasmettere al cervello le informazioni visive. “Al momento, per una patologia con esordio molto spesso giovanile, non esiste cura che ne arresti lo sviluppo, ma la ricerca scientifica internazionale sulle terapie geniche, consente fondate speranze per il prossimo futuro. Pesante è il risvolto psicologico di questa malattia che una volta diagnosticata impedisce di programmare la propria vita, anche se oggi – spiega la Presidente di Retina Italia Assia Andrao – ausili informatici vengono in aiuto delle persone che ne sono colpite. I contributi che la tecnologia può dare nel contrastare la disibilità visiva, così come ‘lo stato dell’arte’ sulle sperimentazioni della retina artificiale, verranno presentati nel convegno di Stresa”
43 i relatori da tutto il mondo che interverranno nella due giorni al Palazzo dei Congressi, dove i maggiori ricercatori e clinici a livello internazinoale si metteranno a confronto su tutto ciò che riguarda i risultati più aggiornati negli aspetti diagnostici e nel trattamento terapeutico delle sindromi oculari, causa più frequente di ipovisione e cecità.
Negli anni recenti lo sviluppo di studi sulla genetica molecolare ha consentito l’individuazione di un numero elevato di mutazioni genetiche responsabili di queste patologie degenerative progressive.
Il Congresso di Stresa, accreditato ECM tramite l’ASL del VCO, rappresenta così un’opportunità unica per i pazienti che desiderano tenersi aggiornati sui progressi della ricerca e per incontrare i medici e ricercatori.
“Attualmente in Italia – dichiara il Dott. Marco Bongi, Presidente di APRI Piemonte – vi sono numerose équipe di clinici e ricercatori che lavorano sulla patologie degenerative ereditarie della retina anche in collaborazione con centri internazionali. Quello che vorremmo trasmettere con questo convegno, che per la prima volta si tiene in Italia, è una sferzata di fiducia, perché davvero negli ultimi anni si sono compiuti passi in avanti significativi nelle cure, grazie ad esempio alla terapia genica applicata ai casi di LCA (Amaurosi Congenita di Leber), una forma molto grave che colpisce i bambini fin dalla nascita, con risultati molto positivi che fanno ben sperare”.
Il CNR di Pisa, il TIGEM e il CNR di Napoli stanno portando avanti progetti di ricerca molto importanti. Mentre è in fase di realizzazione, in alcune regioni, un sistema di indagine genetica molecolare attraverso microchip per individuare le mutazioni genetiche e quindi arrivare a una diagnosi più specifica della patologia per ogni paziente.
Diversi Centri negli Stati Uniti ma anche in Europa (Inghilterra, Germania,) hanno rivolto il loro impegno verso queste patologie che seppur rare hanno un impatto sociale molto importante. E fattore chiave è la riuscita di una rete di collaborazione fra i centri che permette il veicolare delle informazioni, che per il 2010 avranno nel Congresso di Stresa della prossima settimana un momento privilegiato di confronto ed approfondimento.
(Verbania News)
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