19 giu 2010
Stresa: Agli incontri internazionali anche le miss e le immagini d’epoca dell’istituto luce
«Ho ricevuto tanti premi nella mia vita, ma ogni volta è sempre un piacere. Specialmente quando si tratta di un riconoscimento alla carriera, come oggi qui a Stresa». Così il regista portoghese Manoel De Oliveira, in una forma sorprendente per i suoi 102 anni, ieri ha commentato la sua partecipazione al festival degli Incontri cinematografici. Accompagnato dal pronipote Ricardo Trepa, che è anche protagonista del suo ultimo
film «Singularidades de uma rapariga loura» (proposto ieri dopo la premiazione), il regista ha raccontato di essere rimasto affascinato dal panorama: «Non ricordo se sono già stato qui, anche se l’immagine di un corridoio dell’hotel Regina mi ha evocato qualcosa, ma è un posto veramente bello, dal lago alle montagne». Lo hanno accolto i direttori del festival, Luca Evangelisti, Enrico Pastore e Massimiliano Maltoni, che sono riusciti nell’«impresa» di portare a Stresa uno dei maggiori esponenti dell’arte e della cultura europea del Novecento.
Oggi invece è atteso uno dei più promettenti registi della scena italiana, Giorgio Diritti («Il vento fa il suo giro»), che alle 18,15 all’hotel Regina riceverà il premio «Cigno d’oro», assegnato dal festival ai migliori rappresentanti del cinema indipendente. Subito dopo la proiezione, verrà proposto il suo ultimo e già pluripremiato lavoro: «L’uomo che verrà».
Domani invece la chiusura ufficiale della manifestazione, alla sua quinta edizione: «Siamo cresciuti tanto in questi anni - commenta Pastore -. Innanzitutto siamo passati da cinque a sette giorni, e poi abbiamo ospiti e partnership di primo livello». Come quella con Cinecittà Luce, che ieri ha permesso di coronare la serata delle selezioni delle finaliste di Miss Stresa con una «chicca»: trenta minuti di immagini d’epoca a raccontare il Vco tra gli Anni 20 e gli Anni 70, dalla galleria del Sempione alle prime edizioni di Miss Italia a Stresa, tratte dai cinegiornali dell’Istituto Luce. «Ci pensavamo da un po’ - spiega Evangelisti -, ma ci sono voluti molti mesi di lavoro: basti pensare che abbiamo iniziato ad agosto dell’anno scorso».
(Di Maria Elisa Gualandris su La Stampa Foto: La Stampa)
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