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26 set 2009

Off shore? Più dannosi battelli e motoscafi


L’impatto ambientale del campionato mondiale di Off shore sul golfo Borromeo? «Sarà inferiore a quello normalmente sostenuto dal lago in un qualsiasi altro giorno di alta stagione turistica». Parola del sindaco Canio Di Milia, che per fronteggiare le prevedibili proteste degli ambientalisti per il Gran premio che si svolgerà dal 2 al 4 ottobre nel Lago Maggiore, ha chiesto "conforto" ad esperti in materia. Arrivando alla conclusione che «in seguito alla chiusura del traffico dei natanti su tutta l'area per un periodo complessivo di sei ore in tre giorni», la manifestazione avrà sull'ambiente un impatto più basso che in un giorno di alta stagione, quando il lago è frequentato da decine di battelli e motoscafi. Prima di approvare il progetto, il Comune ha chiesto un parere «super partes» alla Iota (International Offshore Team Association) sull'impatto acustico nei confronti della fauna e della flora e, più in generale, la valutazione di impatto ambientale dell'intera manifestazione. Per il primo, ci si è basati su uno studio effettuato in occasione di un gran premio a Savona, arrivando alla conclusione che, «essendo il golfo Borromeo quotidianamente solcato da un considerevole numero di natanti», fatte le «debite proporzioni anche in merito al tipo di motori utilizzati da detti natanti, è risultato evidente come, con la chiusura al traffico della zona, l'inquinamento acustico subacqueo sarà analogo o paradossalmente inferiore a quello prodotto nello stesso specchio d'acqua durante tutti gli altri giorni dell'anno».
Per l’impatto ambientale generale, si è preso in esame il lavoro dell'associazione che organizza il Gran Premio di Norvegia, che ha «brillantemente superato la valutazione di impatto ambientale». Di Milia ha anche incaricato Riccardo De Bernardi (ex direttore dell’Istituto Idrobiologico) di «realizzare un ulteriore studio di valutazione, stavolta sullo specifico sito, i cui risultati sono di nuovo confortanti». Il Comune ha infine promosso un incontro tra Fia (Federazione Internazionale dell'Automobile) e Iota (International Offshore Team Association) che si svolgerà a Stresa il 3 ottobre: in quell'occasione i responsabili a livello mondiale delle due federazioni dibatteranno sull'utilizzo di biocarburanti nelle competizioni motoristiche sportive.
(Di Massimiliano Martini su La Prealpina. Ci scusiamo con il dott. Martini per non aver indicato subito il nome dell'autore dell'articolo, ma sull'edizione online del giornale non era menzionato.)


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