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16 mag 2012

Stresa: Sfida ai fornelli all’istituto Maggia. In palio uno stage da “Marchesi” sponsorizzato da METRO

Sfida sino all’ultimo raviolo. Si sono presentati in settanta, tutti studenti del quinto anno del corso di ristorazione dell’istituto Alberghiero Maggia di Stresa al concorso indetto da Metro Italia, la catena di distribuzione di prodotti alimentari. «Prestiamo molta attenzione alla formazione dei professionisti della cucina - dichiara Philippe Palazzi di Metro Italia - e siamo contenti di aver instaurato questa collaborazione con il Maggia». Dopo mesi di gare ai fornelli in finale sono arrivati in

otto: Giulia Pieroni, Antonino Catania, Leonardo Talpo, Giulia Ciprino, Daniele Doninotti, Lorenzo Vignati, Marco Cosolo e Rushan Xhafaj.

Il successo è andato a quest’ultimo che ha vinto una borsa di studio, valore di circa 15 mila euro, che gli verrà assegnata sotto forma di partecipazione al «Corso superiore di cucina italiana» organizzata da Alma, la scuola internazionale di Gualtiero Marchesi. A ciò si aggiunge anche uno stage di sei mesi in un prestigioso ristorante di fama internazionale dove il giovane potrà approfondire direttamente quanto ha imparato nei cinque anni di frequenza con la scuola di Stresa. «Sono felice di questo successo che condivido con i miei insegnanti - afferma il futuro chef - adesso però devo prepararmi alla maturità». Un ragazzo solido insomma e con i piedi per terra come gli altri studenti che hanno partecipato alla gara tra i fornelli.

«Sono stati tutti bravi - aggiunge Emanuele Gnemmi, il docente che ha seguito il concorso - questa sfida è servita per mettersi in gioco ed è un po’ l’antipasto, tanto per usare un termine culinario, delle sfide che li aspettano nella vita». Una «gara» in dieci tappe che consisteva nella preparazione di prodotti di base, come il taglio delle verdure o la creazione di ravioli sino all’elaborazione di piatti complessi. «Sono due volte soddisfatta - aggiunge la preside Manuela Miglio - innanzitutto perché la Metro ha scelto la nostra scuola per questo concorso, e in secondo luogo per la professionalità dimostrata dai nostri studenti».
( Di V.A. su LA Stampa)

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