Dall'ufficio stampa Lista Insieme!:
Una commissione consiliare di inchiesta per capire, finalmente, le cause dei ritardi e dei maggiori costi per il porto turistico. È quello che il gruppo Insieme chiede di istituire al consiglio comunale per fare luce su uno dei più grandi misteri della storia recente di Stresa, quel porto turistico per cui sono stati spesi, da delibera 210 del 2007, 1 milione 519mila 289,93 euro senza alcun risultato.  La lista Insieme l’avrebbe istituita se avesse vinto le elezioni. Adesso, elezioni alle spalle, ne chiede comunque l’istituzione per coerenza e
perché ritiene che la posta in gioco sia troppo alta e non riguardi una parte politica, ma investa tutta la Città di Stresa, quindi, in primo luogo, quella maggioranza che -come dichiarato dal suo capogruppo nel consiglio comunale di insediamento della nuova amministrazione- in forza del grande risultato elettorale è chiamata a un’equivalente assunzione di responsabilità. Afferma il capogruppo di Insieme, Giovan Battista Vecchi: «non dubitiamo che la nuova amministrazione accoglierà la proposta di questa indagine conoscitiva che, fra le altre cose, è a costo zero per la Città di Stresa e ha il solo scopo di fare chiarezza su una vicenda annosa, fino a questo momento mai affrontata con quella trasparenza cui le amministrazioni pubbliche devono conformare la propria azione. Conoscere le cause che hanno determinato, prima, l’interruzione dei lavori, successivamente, la riprogettazione, con conseguente forte lievitazione dei costi e il riappalto delle opere per la risoluzione del primo contratto, crediamo sia il minimo dopo tanti anni di silenzi, di sospetti e di responsabilità mai chiarite. Le elezioni sono alle spalle e possiamo serenamente affrontare un argomento da esaminare nel merito, al riparo da qualsiasi strumentalizzazione di sorta. Noi pensiamo sia un dovere perché i lavori del porto, al di là delle dichiarazioni e degli intenti, non sono ancora partiti, ma conoscono continui rinvii. Non è quindi un argomento storico ma di stringente attualità e che deve riguardare gli amministratori di Stresa».
  La richiesta, che sarà presentata nella prima seduta del consiglio comunale, è di una commissione consiliare a tempo (8 mesi con possibilità di una sola proroga, motivata, di due mesi) per ricostruire tutto l’iter procedurale seguito dall’opera; una commissione che lavori in sedute riservate, con la possibilità di affidare compiti di approfondimento e indagine ai propri componenti. La commissione avrà libero accesso a tutti gli atti e potrà chiedere l’audizione di tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno avuto parte in qualsiasi fase, sia tecnica sia amministrativa, della vicenda. Al termine dei lavori, la commissione rassegnerà al consiglio comunale la propria relazione riservata.