Quattro anni di lavoro per rendere più sicura la strada del Sempione. Gli svizzeri rifaranno a nuovo tre gallerie nel tratto di strada internazionale che dal passo del Sempione scende a Briga. I lavori imporranno la chiusura totale al transito per quattro notti. Poi si viaggerà con semafori e sensi alternati. L’annuncio è stato fatto ieri all’ufficio federale delle strade (Ustra) in Bahnofplatz a Visp, nel Vallese, da David Wetter (capo filiale dell’Ustra, Frédéric Gasser (responsabile dei progetti) e Christopher Bissig capoprogetto per i cantieri del Sempione). Hanno
spiegato le modalità di intervento che permetteranno di dare più sicurezza alla strada che da Iselle sale ai 2005 metri del passo e quindi scende verso la valle del Rodano.
I lavori, che inizieranno lunedì 19, interesseranno le gallerie Kaltwassergalerie, Kulmtunnel e Josefgalerie, a ridosso del passo. «Sono tunnel vecchi di 30 anni. Dovranno essere adeguati alle norme attualmente in vigore in Svizzera» spiegano oltre confine dove hanno predisposto ogni particolare per limitare i disagi per automobilisti e camionisti che percorro l’A9 del Sempione. Inizialmente, per quattro notti, la strada sarà totalmente chiusa dalle 23 alle 3 all’altezza del passo. I dirigenti dell’Ustra spiegano che «l’interruzione totale è necessaria per garantire la costruzione di un muro di separazione fra il cantiere e la corsia di marcia, garantendo al contempo sicurezza a chi lavora e a chi viaggia sulla strada».
Le ditte secializzate lavoreranno solo nel periodo estivo, tra aprile ed ottobre, essendo impossibile lavorare d’inverno a 2 mila metri. Il Sempione sarà transitabile grazie ad un senso unico alternato con un limite di velocità di 30 chilometri orari; il traffico verrà regolato da un semaforo mentre durante i periodi di maggior traffico opereranno sul posto degli agenti della Securitas.
Tra novembre e marzo i cantieri saranno chiusi e la strada interamente transitabile. L’Ustra suggerisce percorsi alternativi: a partire dai treni navetta tra Briga e Iselle ai transiti del Gran San Bernardo e del passo della Novena, dall’uso dell’autopostale al publicar, il servizio bus a chiamata.
(Renato Balducci su La Stampa)