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22 mar 2010

Lista Insieme!: 10 motivi per dire di no alla piscina di Carciano

Inviato dall'ufficio stampa della Lista Insieme!

Impedire che il progetto della piscina al Lido di Carciano diventi realtà, impedirlo per evitare lo spreco di 1 milione 50mila euro di denaro pubblico utile soltanto al sindaco Canio Di Milia come megaspot elettorale. È la battaglia ingaggiata dal candidato sindaco della lista Insieme! Giovan Battista Vecchi. «Già a settembre 2009 il sindaco Di Milia aveva ufficializzato l’intenzione di realizzare una piscina al lido infischiandosene del fatto che il terreno, per altri
due anni, non sarebbe stato nelle disponibilità del Comune –ricorda Vecchi. Il sindaco non è stato neanche sfiorato dall’idea di interpellare il concessionario: siccome la piscina è finanziata con un contributo regionale e i lavori devono cominciare entro giugno 2010, pena la perdita del contributo, ecco partire il procedimento di esproprio. Che fine hanno fatto i diritti dei cittadini? Senza contare che il costo dell’impianto, in pochi mesi, è lievitato; dai 600mila euro iniziali al milione e 50mila euro attuali. Se si pensa che questo impianto sarà utilizzabile soltanto novanta giorni l’anno, sfido chiunque a non gridare allo sperpero di risorse pubbliche. Tutto questo per una piscina che non si potrà coprire, che in quella posizione è un pugno dell’occhio e che è profonda soltanto 1,25 metri».
Di seguito i dieci motivi del “no” che Giovan Battista Vecchi e i candidati della lista Insieme! oppongono al progetto della piscina.


1)    Una piscina scoperta in riva al lago non serve. Non è vero che sia progettata per essere coperta. Gli impianti non sono predisposti, le stesse caratteristiche tecniche con la cascatella a sfioro sul lato lago rendono di fatto impossibile, per il progetto così come configurato, una copertura. La copertura sarebbe possibile soltanto partendo dalla spiaggia; un intervento complesso che dovrebbe interessare tutta la struttura, e non limitarsi alla vasca, ma per cui i costi schizzerebbero alle stelle.
2)    Pompe e filtri sono sotto un livello ragionevole di altezza del lago tant'è che la relazione del progettista cita testualmente:”Gli impianti e i vani tecnici...si è stati costretti a impostare la loro collocazione a un livello tale da non poter scongiurare eventuali futuri allagamenti in caso di esondazione del Lago Maggiore”.
3)    I costi di gestione, mal contati, ammonterebbero a circa 45.000 euro l'anno, il che si ripercuoterebbe inevitabilmente sul costo del biglietto d'ingresso. La piscina che il Sindaco “regala” agli stresiani sarà verosimilmente gestita da privati che dovranno necessariamente scaricare sul biglietto di entrata gli ingenti costi di gestione. L'uso della piscina non sarà gratuito.
4)    Costa troppo. Veramente con 1.050.000 euro non si troverebbe nulla di meglio da fare per la città e per i giovani che una piscina con l'idromassaggio?
5)    Con 1,25 metri di profondità la piscina è di fatto inutilizzabile per attività agonistiche di qualsiasi tipo. Anche un semplice corso di assistente bagnanti non sarebbe fattibile con tali caratteristiche.
6)    La nuova attrazione dovrebbe portare nuova affluenza al lido, il che presuppone la necessità di avere nuovi parcheggi. Invece, in base al progetto, verranno tagliati 25 parcheggi. Il sindaco dovrebbe spiegare dove pensa che gli avventori della piscina potranno parcheggiare laddove chi frequenta il lido sa che già ora nei giorni estivi è quasi impossibile trovare un posto per la propria auto.
7)    A fronte di una piscina a scopo prevalentemente ludico si dovrebbe prevedere ampio spazio per solarium e lettini, che invece è molto ridotto; si dovrà quindi ampliare la zona solarium coinvolgendo la spiaggia che difficilmente potrà essere mantenuta pubblica. Le stesse caratteristiche del progetto, dopo la modifica imposta dall'ASL, fanno pensare a un accesso unicamente dalla spiaggia, motivo in più per limitare o escluderne l'accesso pubblico.
8)    L'area non è nella disponibilità del Comune, essendo oggetto di concessione fino al 30 settembre 2011. La società concessionaria ha impugnato la determina comunale che revoca parte della concessione davanti al TAR. Se il comune sarà soccombente dopo l'inizio dei lavori gli stessi dovranno essere bloccati con un danno incalcolabile (perdita del finanziamento regionale, spreco di denaro pubblico per i lavori fino a quel punto svolti, per non parlare delle spese legali). In questo caso al lido di Carciano non rimarrà che un “buco”, in tutti i sensi.
9)    Il progetto prevede la riproposizione - in “coerenza” con il paesaggio – dello “splendido” stile del casermone della funivia. Non abbiamo bisogno di un'ulteriore bruttura architettonica.
10)    La riqualificazione del lido si limita alla piscina. Null'altro è previsto nel progetto. Uno dei principali problemi del lido è il livello della spiaggia, che a ogni esondazione viene coperta di detriti. Nessun innalzamento della spiaggia è previsto nell'attuale progetto.

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