Diminuiscono arrivi e presenze turistiche nei primi dieci mesi del 2014. E’ quanto emerge dai dati relativi al periodo tra gennaio e ottobre 2014, raccolti dall’Osservatorio del turismo della Provincia del Vco. Il crollo è pesante: rispetto all’analogo periodo del 2013 sono diminuite le presenze (notti in hotel o in strutture extralberghiere) di 156 mila unità (-5,87%) e gli arrivi di oltre 25 mila unità (-3,67%). È come se nel Vco fossero arrivati 500 pullman di

La frenata del comparto turistico è differenziata a seconda delle tipologie: così, se l’extralberghiero (campeggi, residence, bed & breakfast) fa segnare un calo più limitato con 45 mila presenze in meno (-3,65%) e arrivi di fatto stabili. Lo scotto più grosso sembra averlo pagato il settore alberghiero, per il quale la diminuzione di presenze (110 mila in meno) è pari al 7,8% a fronte di arrivi in calo del 5,31% (meno 25 mila).

A macchia di leopardo il dato relativo ai comuni. Le località più importanti per presenze sembrano reggere meglio l’impatto: Stresa perde 14 mila presenze (-2,93%), Verbania 17 mila (-2,12%), Baveno 1.976 (-0,42%). Il rosso è più pesante per i comuni montani: Domodossola perde 37 mila presenze (-47%); cali superiori al 50% anche per Bognanco (-51,1%) e Druogno (-63%). Pesante anche il dato di Macugnaga, che ha 9.070 presenze in meno (-26%), Santa Maria Maggiore (-25%), Baceno (-30%). 

In controtendenza Crodo con 5.600 presenze in più (+29,72%). Sul lago, dati più negativi a Oggebbio con 8.448 presenze in meno (-46%), Mergozzo (-12%), Cannobio (-11,67%); cresce del 12% Belgirate. Dai numeri, quelli definitivi saranno resi noti a marzo, emerge l’effetto maltempo, che ha provocato un’evidente contrazione della durata media della permanenza. L’analisi per mese indica come positivi aprile, giugno e settembre; tra quelli più difficili si sono invece luglio e agosto.

(Di Luca Gemelli su La Stampa)