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18 apr 2014

Insulti razzisti a un avversario: dieci giornate di squalifica al bomber dello Stresa

Dieci giornate di squalifica perché si è rivolto a «un giocatore avversario di colore con un grave insulto razzista e sputando nella sua direzione». E’ quanto inflitto dal giudice sportivo a Federico Cosentino, l’attaccante dello Stresa espulso domenica nella gara di Promozione con la Romentinese, per il comportamento nei confronti di Ibrahima Ndiaye. Ad accorgersi dell’accaduto è stato l’assistente che

ha richiamato l’attenzione dell’arbitro.

Applicato la pena minima prevista per questi casi. «La società si dissocia dal comportamento di Cosentino, del quale ne deve rispondere personalmente - dice il presidente dello Stresa Marco Pozzo - da parte nostra potremo guardare avanti solo se lui capirà la gravità del gesto che ha compiuto».  

Cosentino a fine partita ha parlato con l’avversario. «Ho commesso un errore dovuto al nervosismo - spiega - perché mi sono rivolto con parole brutte a Ndiaye ma non erano di stampo razzista, in particolare non ho pronunciato l’insulto che c’è sul comunicato e nemmeno ho sputato. Se fossero stati insulti razzisti non credo che lui avrebbe accettato le mie scuse a fine partita, come invece ha fatto. Ho sbagliato e chiedo scusa, ma finora stato espulso due volte e non sono razzista».  
(Di Arianna Tomola Su La Stampa)

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