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21 nov 2013

Stresa: L’oratorio fa cent’anni e prepara il rilancio del vecchio cinema

Un secolo al servizio dei più giovani: l’oratorio Antonio Rosmini di Stresa festeggerà nel 2014 i cento anni dalla fondazione. Per l’occasione la comunità parrocchiale, guidata da don Gianluca Villa, ha deciso di avviare un programma di eventi lungo un anno, che prenderanno il via questo fine settimana e si concluderanno il 29 novembre 2014, centenario dell’apertura del ritrovo per i ragazzi. Domenica alle 10,30 all’oratorio, che sorge proprio a

fianco del palazzo dei congressi, sarà accesa la fiaccola del centenario, seguita in chiesa parrocchiale dall’accensione della lampada dei 100 anni. Venerdì 29 ci sarà il momento più suggestivo con l’accensione all’oratorio di cento candele, simbolo del secolo di attività.

Il «ricreatorio», così lo chiamavano e lo chiamano tutt’ora i ragazzi che lo frequentano, era finito un po’ nel dimenticatoio per qualche anno, ma dall’estate 2012, con l’arrivo di don Villa, nuovo arciprete della cittadina borromea, ha ripreso nuova linfa. Tra i segni inequivocabili della ripresa dell’attività la scomparsa su gran parte del campo da calcio del manto erboso, che invece negli ultimi anno aveva ricoperto la superficie.

Tra i progetti per l’anno del centenario un recital dei ragazzi, il 15 giugno la visita del vescovo Franco Giulio Brambilla e un giornalino per ripercorrere la storia di questo centro focale per la vita dei ragazzi. «Puntiamo anche a ottenere la completa agibilità entro gennaio della sala teatro-cinema dell’oratorio - spiega il parroco don Villa - l’obiettivo è creare intorno all’oratorio un gruppo di adulti che se ne occupi».

L’oratorio Rosmini, o «ricreatorio», fu realizzato da don Giuseppe Cassani, arciprete di Stresa dal 1890 al 1937 e inaugurato il 29 novembre 1914. In origine era riservato ai soli maschi, mentre per le femmine c’era l’oratorio di Sant’Agnese. In epoca più moderna, ospitò entrambi i sessi.

Il ricreatorio fu realizzato acquistando terreni e cascine in una parte di Stresa, che non era allora sviluppata, ma che invece poi nel 1956 divenne centrale con la realizzazione del Palazzo dei Congressi.
(Di Luca Gemelli su La Stampa)

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