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15 nov 2013

Stresa: “Il Mottarone è davvero a rischio”. Non solo lo sfratto della stazione sciistica, sono in ritardo anche i lavori alla funivia

«Siamo molto preoccupati. Questa volta il futuro sciistico del Mottarone è davvero a rischio e con esso tutte le attività economiche presenti in vetta». A parlare così è Paolo Vallero, direttore della scuola sci Stella Alpina del Mottarone, appena appresa la notizia che il 4 dicembre l’ufficiale giudiziario potrebbe mettere fine alla storia sciistica del Mottarone dando esecuzione allo sfratto nei confronti della società di gestione degli impianti, la «S4», da parte della famiglia Borromeo che

lamenta il mancato pagamento dell’affitto. «Con il mio socio Mauro Corsi ho investito per una nuova sede per la scuola sci e adesso rischiamo che sia tutto inutile - aggiunge Vallero - spero si trovi al più presto una soluzione».

Mentre la preoccupazione è volta al problema immediato del 4 dicembre, il futuro del Mottarone è minacciato dal rischio chiusura per la funivia che sale da Stresa e che rappresenta la linfa vitale nel periodo estivo per la vetta convogliando più di 60 mila turisti l’anno.
Il 30 aprile scadrà la proroga della vita tecnica dell’impianto e ulteriori estensioni senza modifiche di legge non sono possibili per la funivia. L’unica speranza è che, come già chiesto da altre stazioni, il governo decida un ulteriore allungamento della «vita tecnica» con il decreto mille proroghe di fine anno.

«La situazione è preoccupante anche per la funivia - conferma il sindaco di Stresa Canio Di Milia - secondo il crono-programma dei lavori di adeguamento predisposto dalla società regionale Scr, pur dando il via subito alla gara d’appalto la funivia non sarebbe pronta, comunque, prima della primavera 2015. Troppo tardi».
Il Mottarone, in assenza di una proroga governativa, rimarrebbe quindi senza collegamento per un anno. Ma i tempi potrebbero anche allungarsi. Mancano infatti all’appello 750 mila euro dello stanziamento regionale di 1,75 milioni, senza i quali non è possibile procedere all’appalto.
(Di Luca Gemelli su La Stampa)

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