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28 nov 2013

Mottarone: Sos degli operatori “Salvate la stagione dello sci”

Titolari dei bar, ristoratori, maestri di sci, attività di noleggio attrezzatura da sci: c’erano tutti ieri in municipio a Stresa per far sentire la propria voce e la preoccupazione per il futuro del Mottarone. Due i fronti aperti: (in ordine di tempo) da un lato le piste da sci e dall’altro la funivia. Sulla vetta, dove la neve è caduta come da anni non si vedeva a novembre, gli impianti apriranno già sabato ma rischiano di chiudere il 3 dicembre, quando l’ufficiale giudiziario

darà esecuzione allo sfratto da parte della famiglia Borromeo (proprietari delle aree), nei confronti della società S4, che gestisce gli impianti e che aveva smesso di pagare l’affitto.

«Lo sci esiste da oltre 100 anni sul Mottarone, impensabile che la nostra località debba morire - ha sottolineato Fabrizio Bertoletti, titolare dell’hotel Eden della vetta - chiediamo l’intervento di tutte le autorità di ogni livello per trovare una soluzione». «Abbiamo già prenotazioni per le lezioni di sci, ma non sappiamo cosa succederà» aggiunge Paolo Vallero, titolare della Scuola Sci Stella alpina. «Noi stiamo cercando una via d’uscita, che eviti la chiusura degli impianti - ha risposto il sindaco Canio Di Milia - non intendiamo entrare nella contesa tra le parti ma tutelare la pratica dello sci al Mottarone. E’ una corsa contro il tempo» aggiunge Di Milia.

Se il problema per le piste da sci è di estrema urgenza, altrettanto grave è la situazione della funivia Stresa-Mottarone, a cui è legata l’attività estiva. «Se non interverrà un decreto del governo di ulteriore proroga - ha spiegato agli operatori Di Milia - la funivia chiuderà il 30 aprile e, secondo il cronoprogramma predisposto dalla società di committenza regionale, rimarrà chiusa almeno un anno, sempre che la Regione non stanzi le somme di sua competenza al più presto».

1 Commenti:

Anonimo ha detto...

Sono cresciuto passando l' inverno sulle nevi del Mottarone.. quando ancora la neve scendeva con abbondanza. Sono dispiaciuto certo, anche se la gestione degli ultimi anni non mi ha francamente conquistato.
Certo l'indotto ne risentirebbe della chiusura, attività commerciali che si avvierebbero al fallimento. Ma come siamo arrivati a tanto ?
Perchè arriviamo sempre a toccare il fondo per poi cercare di cavarcela ?
Perchè se un comune cittadino non paga l'affitto di casa è costretto ad andarsene, mentre la società S4 è ancora qui ? per me NON c'è differenza.
Se si deve chiudere che si chiuda e si paghino le conseguenze.

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