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22 apr 2013

Stresa: L’ Oscar del giardinaggio quest’anno va a Gianfranco Giustina, conservatore dei patrimonio verde dei Borromeo

Consegnato ieri  a Lugano il premio «Sir Peter Smithers», che viene assegnato ogni anno al giardiniere che promuove il giardino come parte dinamica del territorio. Il riconoscimento ricorda la figura di sir Peter Smithers, diplomatico, botanico e creatore di un giardino ricco di oltre dieci mila specie e varietà, di cui Giustina, che è il conservatore dei giardini borromei, dell’isola Bella e dell’isola Madre, è stato amico e allievo. «Da Smithers - dice Giustina - ho imparato

tantissimo, e in particolare ad apprezzare l’elemento del profumo nei fiori, una caratteristica che lui considerava fondamentale e a cui anch’io ho dato sempre maggiore importanza. Altri due elementi importantissimi, che mi ha insegnato sir Smithers, sono stati il colore e la bellezza dei fiori». Dal botanico inglese ha imparato la passione per le camelie che si possono ammirare l’isola Madre. Proprio il borgomanerese è stato l’artefice della rinascita del giardino devastato dalla tromba d’aria ad agosto dell’anno scorso.

Otto ettari di meraviglie botaniche con alcune creazioni assolute di Giustina, come la spalliera di buganvillea che ha creato su una parete di palazzo Borromeo e sopravvive senza difficoltà agli inverni del Lago Maggiore: «Il giardinaggio è ricerca continua, sperimentazione, una grande avventura. Non è stato semplice fare adattare al nostro clima alcune felci australiane. Adesso ad esempio sto cercando di fare vivere bene in questo habitat alcune protacee, piante della California, che amano il clima secco: sul lago invece abbiamo molta umidità, ma la sfida è proprio questa».

Sono 22 le diverse specie di glicini che si possono ammirare all’isola Madre, così come sono numerose le magnoliaceae; la collezione di theaceae, anche in questo caso con specie di difficile ambientazione è la più straordinaria d’Europa.

Gianfranco Giustina ha iniziato l’attività sul Lago Maggiore, dopo gli studi a Sanremo, nel 1976; oggi dirige una ventina di giardinieri e i botanici più famosi del mondo sono in contatto con lui per consigli e conferenze. La passione del giardinaggio è nel Dna della famiglia. Il bisnonno materno in inverno lavorava nei giardini delle ville di Stresa, a contatto con rare varietà di piante. Il nonno materno, emigrato in Francia, al ritorno portava a Borgomanero fiori e piante mai viste. Giustina ha ereditato fin da piccolo questa passione, tanto che da bambino amava fare i primi esperimenti nel giardino di casa, a Santa Cristina di Borgomanero. Oggi guarda il mondo dalle terrazze verdi che si protendono sul lago. Il sogno si è avverato:è lui il re dei giardinieri.
(Di Marcello Giordani su La Stampa)

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