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28 dic 2012

Stresa: In Consiglio si discute il progetto del nuovo albergo. L’opposizione: “Errore clamoroso”


Un nuovo albergo con 270 posti letto sul lungolago di Stresa, dotato di spazi per congressi e centro benessere nell’area tra il Grand Hotel Des Iles Borromees e l’hotel La Palma: il via libera alla nuova struttura alberghiera, la prima a Stresa dal 1960 in poi, stasera sarà all’attenzione del Consiglio comunale della cittadina borromea. L’intervento è proposto dalla Siav Srl, società della famiglia Zanetta, proprietaria anche

dell’hotel La Palma.


L’assemblea è chiamata a discutere il preliminare della variante stralcio al Piano regolatore, che oltre alla nuova struttura alberghiera prevede la trasformazione in residenziale l’attuale sede dell’istituto alberghiero «Maggia», in modo da poterla cedere una volta pronta quella nuova, nell’area del campo sportivo Luigi Forlano.

Il progetto di massima del nuovo albergo è stato rivisto tenendo conto dei vincoli imposti dalla Sovrintendenza su Villa Mona e Villa Basile di San Rizzo, due immobili di inizio ‘900, parti dell’area oggetto dell’intervento: la struttura, nelle prime bozze, dovrà essere alta al massimo 22 metri come il vicino Grand Borromees e un volume complessivo poco superiore ai 40 mila metri cubi. Verrebbe realizzata con una struttura inclinata a gradoni e inserita nel verde, per limitarne l’impatto visivo.

«Si tratta di un intervento molto importante per la città di Stresa, innanzitutto perché riqualifica un’area degradata e soprattutto per i risvolti economici, a partire dagli 80 posti di lavoro previsti con l’apertura del nuovo albergo - sottolinea il sindaco Canio Di Milia -, senza dimenticare le risorse che entreranno nelle casse comunali per la realizzazione di opere pubbliche».

«Nell’esaminare le osservazioni pervenute, abbiamo tenuto conto di alcune richieste delle associazioni ambientaliste, ad esempio è stato previsto un premio in termini di oneri di urbanizzazione - aggiunge Di Milia - per le strutture realizzate con una classificazione energetica A+, quindi a minor impatto ambientale». Contrari alla variante si sono già dichiarati i consiglieri Giovan Battista Vecchi e Piero Vallenzasca della lista di opposizione «Insieme». Promettono di far sentire la propria voce questa sera in Consiglio: «Il modello verso cui si tende con questa variante, commettendo un errore clamoroso spiega Vallenzasca -, punta soltanto alla massimizzazione della capacità ricettiva alberghiera, mentre la chiave per uno sviluppo futuro dovrebbe essere investire di più sulla qualità dell’ambiente».
(Di Luca Gemelli su LA Stampa)

1 Commenti:

Anonimo ha detto...

Mi auguro che il progetto della nuova struttura, se la modifica al piano sarà accettata, non badi solo a limitare l'impatto visivo, ma che l'impatto sia adeguato all'ambiente. Una struttura a gradoni? ma siamo sicuri che si inserisca adeguatamente nel lungolago di Stresa? non sono contrario alla modifica del piano perchè oltre ai nuovi posti di lavoro sarebbero garantiti introiti per le casse comunali. Non facciamo però lo sbaglio fatto con il Palazzo dei Congressi ove è stata realizzata una struttura che per nulla si inserisce nel contesto stresiano. A. Gazzetta

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