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31 dic 2012

Stresa: Il Consiglio ha detto sì al nuovo grand hotel. Previsti 270 posti letto, ma l’iter burocratico è ancora molto lungo

E’ stata approvata a maggioranza dal Consiglio comunale di Stresa, dopo una lunghissima discussione, la variante al piano regolatore che prevede la realizzazione di un nuovo albergo di 270 posti letto nell’area tra l’hotel La Palma e il Grand hotel Des Iles Borromees. Questo via libera permetterà di costruire una struttura ricettiva di ampie dimensioni a più di cinquant’anni dall’ultimo cantiere. Risale al 1960 infatti l’ultima costruzione relativa ai grandi alberghi del

lungolago che hanno reso famosa nel mondo la località turistica del Lago Maggiore.

Il via libera è arrivato al termine di una seduta fiume che ha visto il sindaco Canio Di Milia e la sua maggioranza votare a favore e i quattro consiglieri di minoranza, due della lista Insieme (Giovan Battista Vecchi e Piero Vallenzasca) e due della Lega nord (Alessandro Bertolino e il Matteo Diverio) esprimere parere contrario, pur se con motivazioni distinte. I lavori del Consiglio comunale sono terminati alle 2,30 dopo una accesa discussione, che ha visto a più riprese i consiglieri della lista Insieme sollevare anche questioni pregiudiziali, puntualmente respinte dalla maggioranza.

Sulla fattibilità del nuovo albergo - l’iter proseguirà ora con la redazione definitiva della variante, nuove osservazioni dei cittadini, controdeduzione e approvazione finale - pende l’incognita dell’esistenza o meno di un vincolo ambientale su parte delle aree interessate.

«Nel 1924 - ha evidenziato il consigliere Piero Vallenzasca – fu posto un vincolo ambientale sul parco del Grand hotel Des Iles Borromees, alcune parti del giardino furono cedute negli anni successivi e fanno parte dell’area sulla quale si vuole costruire questo nuovo albergo».

Vallenzasca ha aggiunto: «il vincolo è stato riconfermato dal Piano paesaggistico regionale approvato nel 2009 e quindi su quelle aree non si può fare nessun intervento se non di restauro e risanamento conservativo».

«Andiamo avanti con l’approvazione del preliminare della variante - ha ribattuto il sindaco Di Milia - poi verificheremo l’esistenza o meno di questo vincolo».

La discussione è quindi proseguita con l’esame di tutte le osservazioni presentate da cittadini e associazioni.

Il sindaco ha rimarcato l’importanza dell’intervento, che «porterebbe nelle casse del comune tra i 2,5 e i 5 milioni di euro oltre a creare 80 posti di lavoro a pieno regime».
(Di Luca Gemelli su LA Stampa)

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