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21 nov 2012

Stresa: La minoranza finisce in tribunale. Il sindaco querela i consiglieri che lo accusano di abuso d’ufficio

Rischia di finire davanti ai giudici lo scontro tra i cinque consiglieri di opposizione di Stresa e il sindaco Canio Di Milia. Il primo cittadino ha nei giorni scorsi presentato una denuncia per diffamazione ed eventuale calunnia nei confronti dei consiglieri di minoranza Gianbattista Vecchi, Roberta Luini, Piero Vallenzasca, Marcella Severino e Alessandro Bertolino. La vicenda riguarda un’osservazione, sottoscritta dall’opposizione, alla variante al piano regolatore per la costruzione di un nuovo albergo sul lungolago di Stresa: nel documento, depositato in Comune, si paventava l’ipotesi di abuso d’ufficio

a
carico dell’amministrazione comunale qualora la variante fosse stata approvata.

«Avevo chiesto ai consiglieri di minoranza durante il Consiglio di dissociarsi dalla presa di posizione del consigliere Vallenzasca - sottolinea il sindaco Di Milia -, ma questo non è avvenuto. Di fronte ad attacchi che sono andati al di là di ogni regola civile, che hanno messo in dubbio l’onestà delle persone, non ho potuto fare altro che presentare la querela».

Il sindaco si è trovato al centro di una situazione per alcuni versi paradossale: è stato infatti lui, nella veste di pubblico ufficiale, a trasmettere alla Procura la segnalazione contenente l’ipotesi di reato nei suoi confronti a firma dei cinque consiglieri e a procedere contestualmente alla denuncia nei loro confronti per diffamazione e calunnia.

«Abbiamo esercitato semplicemente il nostro mandato di consiglieri di minoranza sottolinea il consigliere di opposizione Piero Vallenzasca -. Non credo che le querele siano lo strumento per risolvere i problemi, a meno che con le stesse non si voglia spaventare i consiglieri di minoranza».

Lo scontro sulla variante è solo l’ultimo di una serie, cominciata già in campagna elettorale con un giornalino della lista di opposizione per cui già scattarono le querele. Nei primi due anni e mezzo di mandato non sono mancate neppure le segnalazioni da parte della minoranza alla magistratura contabile. La vicenda sembra destinata a scaldarsi ulteriormente: i consiglieri di opposizione hanno presentato un’interrogazione al sindaco perché spieghi i motivi della querela e per chiedere se non ritenga di ritirarla per «ristabilire un clima minimale di fiducia all’interno del Consiglio».
(Di Luca Gemelli su La Stampa)

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