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5 nov 2012

Da Stresa alla vetta del Mottarone lungo la “Borromea” per ammirare 7 laghi

E’ la montagna a svelare il bello del Lago Maggiore: salendo sino alla vetta del Mottarone, che con i suoi 1.491 metri di altezza divide il Cusio e il Vergante, si può godere di una vista mozzafiato e scorgere,nelle giornate limpide, le Alpi del Monviso, il Monte Rosa e la serie dei Mischabel, la pianura che ospita Milano, fino alle Prealpi Orobiche. Il Mottarone è raggiungibile in mountainbike oppure a piedi, seguendo i sentieri del Cai, o comodamente in funivia, partendo da

Stresa.

Se si sceglie di salire sino al Mottarone in macchina o in moto, infatti, si può cogliere l’occasione per scoprire i tanti paesi che si inerpicano sulle colline e che custodiscono piccoli o grandi tesori: Colazza,da cui partono i sentieri nel bosco, con le tante cappelle ed edicole votive, di recente restaurate, che testimoniano quanto la fede fosse radicata nel mondo rurale, fino al secolo scorso; Pisano, con il suo borgo medievale; Massino Visconti,con il castello dei Visconti di San Vito e il campanile pendente della chiesa di San Michele, in stile romanico; Brovello Carpugnino, con la chiesa di San Donato,monumento nazionale dal 1902.

Sorta sopra un tempio pagano,la chiesa in stile romano-gotico, risale all’XI secolo e merita un’attenta visita: a tre navate,costruita a grandi blocchi squadrati con una decorazione ad archetti intrecciati, conserva un pregevole coro con cantoria e un altare ligneo seicentesco. Salendo, per chi proviene dal Vergante o dall’uscita dell’A26 Brovello -Carpugnino, si incontra Gignese, con il caratteristico Museo dell’ombrello e del parasole, che svela storie e curiosità di un oggetto di uso quotidiano.

Si chiama «La Borromea» la strada che conduce sino alla vetta e attraversando boschi e torrenti: realizzata nel 1892 per volere del principe Vitaliano Borromeo,è ancora di proprietà dell’antica casata e per questo soggetta a pedaggio. Arrivati in cima al Mottarone, a togliere il fiato non è la salita, ma il panorama che si gode dal belvedere.

E’il punto migliore per scattare foto in cui l’azzurro del cielo si tuffa in quello del lago. Sono, infatti, sette i laghi che si contano dalla vetta:il Lago Maggiore, il Lagod’Orta, di Mergozzo, di Varese, di Biandronno, di Monate e di Comabbio.

Dalla vetta si può partire anche per una passeggiata tra i prati,in attesa che la prima neve copra di coltre bianca le piste da sci. Oppure si può praticare l’arrampicata: nella località del Mottarone chiamata Sass di Buticc, è stata realizzata una palestra di roccia, denominata Parco dei Sassi per la presenza di enormi macigni, con 12 vie d’arrampicata di diversa difficoltà.
(Da La Stampa)

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