Sono venti le scuole del Vco che hanno le aule fuorilegge perché sovrappopolate. Lo dice il Codacons, l’associazione per la difesa dell’ambiente e dei diritti dei consumatori e degli utenti, che in questi giorni è riuscito ad appropriarsi «dell’elenco segreto» che il ministero dell’Istruzione «non voleva pubblicare». Le «aule pollaio», nel Vco, sono dislocate in 45 sedi diverse. Il Codacons rimarca quanto dice la legge: ogni alunno ha diritto ad avere 1,80 metri quadrati, 1,96 se si tratta di

Il ministero prevede di mettere a norma la situazione in 10 anni, ma il Codacons è pronto a dare battaglia. Sulla questione l’assessore provinciale all’Edilizia scolastica, Gianpaolo Blardone, dice: «Noi non abbiamo mai ricevuto circolari per intervenire in tal senso, né abbiamo mai ricevuto lamentele dai dirigenti». Secondo il Codacons essendo la situazione fuorilegge il ministero avrebbe l’obbligo di ridare il posto di lavoro agli insegnanti precari che l’hanno perso per via dell’aumento del numero di studenti per classe: «In tal senso - spiega il presidente dell’associazione Carlo Rienzi - si è espresso il tribunale di Trieste e noi invitiamo tutti gli insegnanti a contattarci perché stiamo avviando un’azione legale collettiva alla quale hanno già aderito 300 lavoratori». 

 Questo l’elenco delle scuole che hanno immobili che non sono in regola con i parametri previsti dalla legge: Istituto comprensivo San Francesco di Ornavasso; Istituto Leggeri di Belgirate; Direzione didattica Omegna I e II; Ic Galilei di Gravellona Toce; Direzione didattica di Gravellona Toce; Ic Testore di Santa Maria Maggiore; Ic Fogazzaro di Baveno; Ic Bagnolini Villadossola; Ic Piedimulera; Ic Cassetti Crevoladossola; Istituto Maggia di Stresa; Ic Rebora di Stresa; Istituto Cavallini di Crodo; Direzione didattica Verbania IV; Istituto Dalla Chiesa di Omegna; Direzione didattica Domodossola II; Istituto Einaudi di Domodossola; Istituto Marconi Galletti di Domodossola.

(Di Filippo Rubertà su La Stampa)