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23 ago 2011

Stresa: L’Orchestra del Festival strega il Palazzo dei Congressi

«Il mio augurio al pubblico dello Stresa Festival è di scoprirsi, alla fine di questo viaggio che intraprendiamo insieme, migliori». Con queste parole Gianandrea Noseda, direttore artistico delle Settimane Musicali, ha dato il la, domenica, all’edizione del 50˚. Poi, quando sul podio ha cominciato a muovere la bacchetta nell’aria, con gesto elegante e vibrante, al pubblico del Palazzo dei congressi di Stresa è bastato poco per

comprendere che il viaggio era cominciato nel modo migliore: con un’ottima prova dell’Orchestra delle Settimane Musicali. Impeccabile l’esecuzione del Concerto n.1 per pianoforte, tromba e archi di Šostakovi? come la lettura della Sinfonia n. 1 in Do minore, op. 68 di Brahms scelta dal direttore in omaggio al programma della prima edizione delle Settimane Musicali, nel cui cartellone era inserita l’opera del compositore tedesco.

Il concerto era cominciato con altri suoni, quelli di «Septimal», l’opera con cui il ventunenne Ruben Burvenich ha vinto il Concorso internazionale di composizione: musica contemporanea, mai eseguita prima, ma non per questo di difficile ascolto meritevole dell’onore di aprire, con uno sguardo al domani, un’edizione che celebra la storia del festival, «non senza emozione per i successi conseguiti e le sfide vinte» come ha sottolineato il presidente Giovanni Medeot.

Una storia testimoniata dalla mostra allestita all’interno del Palazzo dei congressi e inaugurata prima del concerto. Tanti ricordi, tra cui le foto in bianco e nero che ritraggono giovanissimi direttori d’orchestra del calibro di Abbado e Mehta. Ricordi di serate memorabili, come quella di un terzetto composto da Noseda, Anna Netbreko e Juan Diego Florez che si esibirono nel 1999, a Luino, con l’Orchestra Sinfonica «Giuseppe Verdi» di Milano. «Oggi sarebbe impensabile, dati i cachet dei cantanti, riproporre un concerto del genere», ha commentato Noseda.

Torneranno a dirigere ancora al Palazzo dei Congressi Zubin Mehta (il 28 agosto) e Riccardo Chailly (il 4 settembre) legati al festival da «sincero affetto», come ha rivelato il direttore artistico. «Il traguardo raggiunto dei 50 anni - ha aggiunto Noseda - deve dare slancio e rinnovare il fuoco di un festival più vivo che mai».

Il terzo appuntamento Questa sera a Verbania nella Chiesa di Madonna di Campagna alle 20,30 si esibirà l’ensemble di viole da gamba «Il suonar parlante» diretto da Vittorio Ghielmi. In programma «L’arte della fuga» di Johann Sebastian Bach e alcuni Lieder composti dal figlio Carl Philipp Emanuel, con la voce del soprano Graciela Susana Gibelli e l’accompagnamento al pianoforte di Shalev Ad-El. Biglietto a 25 euro, info www.stresafestival.eu.
(Di Chiara Fabrizi su La Stampa)

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