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5 feb 2011

Stresa: La terza edizione del mondiale non ancora in agenda. Scarseggiano i fondi

La terza edizione del Gran premio di motonautica Classe 1 a Stresa è a rischio. A parlare di incertezza sul futuro della manifestazione, che per due anni ha portato i bolidi a sfrecciare intorno alle Isole Borromee, è il sindaco Canio Di Milia: «Ad oggi non abbiamo certezze sul bilancio e sulle risorse disponibili e non abbiamo ancora fatto una valutazione approfondita sull’evento» ha detto ieri dopo aver ricevuto da una delegazione del circolo di Legambiente «Centro del sole» una petizione sottoscritta da
253 persone per chiedere lo stop alla gara di motonautica. Delle firme 53 sono state raccolte ai banchetti di protesta organizzati durante la scorsa edizione della manifestazione e le altre 200 sono arrivate via internet.

Amelia Alberti, presidente del «Centro del sole», spiega: «La nostra richiesta è di non ripetere più questo tipo di eventi, per i quali avrebbe dovuto essere valutato il danno all’ambiente. Abbiamo anche riscontrato poco risalto mediatico a fronte di un forte impegno economico da parte pubblica». Alberti sottolinea anche l’incompatibilità di «manifestazioni come la motonautica con l’aspirazione del Lago Maggiore di entrare a far parte del patrimonio Unesco, un progetto per il quale sarebbe bello che Stresa fosse in prima fila».

A sottolineare simbolicamente il desidero di una fruizione «meno invasiva delle acque del lago» il circolo di Legambiente ha donato al sindaco un modellino di veliero. «Accolgo volentieri la petizione che è simbolo di democrazia - dice Di Milia - e condivido l’opinione che il futuro del nostro lago sia legato all’ambiente». E aggiunge: «Avevamo lanciato il campionato del mondo di motonautica per il ritorno di immagine che poteva trarne Stresa e tutto il Lago Maggiore. Ci siamo comunque preoccupati dell’impatto ambientale, sia chiedendo agli organizzatori le opportune verifiche sia affidando al professor De Bernardi una relazione specifica. Tra l’altro non sono così certo del mancato risultato in termini di ritorno di immagine».

Quanto all’inserimento del Golfo Borromeo nel patrimonio Unesco, infine, conclude: «Siamo sempre stati d’accordo ma temiamo che la proposta di allargare l’idea a tutto il Lago Maggiore possa rendere più difficile ottenere questo risultato».
Come dono simbolico il «Centro del sole» ha portato a Di Milia un modellino di veliero.
(Di Luca Gemelli su La Stampa; foto La Stampa)

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