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13 gen 2011

Stresa: Caccia al canguro in fuga sul lungolago


Complice forse la monotonia del ricovero invernale a Villa Pallavicino, fino a primavera chiusa e senza turisti con cui giocare, un canguro wallaby di piccole dimensioni ieri ha deciso di concedersi alcune ore di libertà in centro a Stresa. Prima ancora dell’alba alcuni operai hanno notato l’animale di circa 70 centimetri di altezza saltellare in piazza Marconi: dopo una nervosa sosta davanti alla biglietteria della Navigazione quasi fosse in attesa di un
 battello, il piccolo canguro, sempre saltellando, ha fatto una puntatina fino al pontile degli aliscafi per poi riprendere, spaventato da due cani al guinzaglio, la via di Villa Pallavicino.

Nel frattempo, superati i primi momenti di stupore, gli addetti della Navigazione hanno fatto scattare l’allarme e sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e carabinieri. Ma il tentativo di cattura si è rivelato più complesso del previsto: difficile stare dietro al canguro che saltava qua e là a una discreta velocità. Alla fine, stanco e spaventato, è scappato verso la spiaggia e pur di sfuggire agli inseguitori si è gettato in acqua prima di rifugiarsi in un angolo.

Ad aiutare i vigili del fuoco nel frattempo sono arrivati due dipendenti di Villa Pallavicino, che con un po’ di esperienza sono riusciti a bloccarlo per ricondurlo nel parco di Villa Pallavicino. L’animale è comunque in buona salute e probabilmente, in considerazione delle rigide temperature invernali, rimanderà eventuali altri tentativi di fuga con tanto di bagno nel lago a periodi più caldi della stagione.

Non è la prima volta che scatta la caccia a qualche animale in fuga dal parco zoologico di Stresa: quella più spettacolare risale a qualche anno fa quando un pellicano, dopo essersi involato verso le acque del lago, in preda alla stanchezza aveva fatto un ammaraggio poco distante dall’Isola Bella, dove era stato raggiunto dagli addetti di Villa Pallavicino.

In altri casi le sporadiche «fughe» si sono concluse con il ritorno spontaneo degli animali, in particolare uccelli, alle loro gabbie. Non senza però, come raccontano i dipendenti di Villa Pallavicino, aver quasi schernito i loro custodi dagli alberi con richiami e fischi.
(Su La Stampa)

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