5 set 2010
Stresa Festival: Noseda dal podio svela “Nuovi mondi”
«Visioni» di «nuovi mondi» secondo Gianandrea Noseda, poi calerà il sipario sulla 49ª edizione delle Settimane musicali di Stresa. L’orchestra del festival, guidata dalla bacchetta dal direttore artistico, questa sera dalle 20,30 al Palazzo dei congressi di Stresa chiuderà in bellezza l’estate 2010 della rassegna, che ha portato la grande musica classica nei luoghi più suggestivi dei laghi e dei monti tra le province del Vco, di Novara e di Varese. E per concludere in grande stile non
poteva esserci programma di brani più adatto, visto che il tema delle Settimane di quest’anno è stato «Visioni»: la serata si aprirà con il «Concerto numero 1 per violino» di Shostakovic con il violinista greco Leonidas Kavakos e si chiuderà sulle note della sinfonia «Dal nuovo mondo» di Dvoràk.
Due spartiti che rimandano alle «visioni» e ai percorsi di due compositori molto diversi. Il brano di Shostakovic, condannato da parte del regime sovietico come esempio di «degenerazione musicale», ci mise 7 anni ad essere eseguito: nella melodia è ricorrente un motivo di quattro note (re, mi bemolle, do e si) che corrispondono alle prime lettere del nome del compositore, in un’ironica allusione al culto della personalità caro a Stalin.
La sinfonia «Dal nuovo mondo» invece fu composta da Dvoràk durante gli anni che trascorse in America, quando fu ingaggiato per dirigere il National conservatory di New York, dove si insegnava composizione con lo scopo di creare una tradizione musicale nazionale.
Non a caso, quindi, il concerto finale delle Settimane si intitola «Nuovi Mondi», come spiega lo stesso Noseda: «Due stati d’animo contrastanti si alternano vorticosamente quando si pensa a “nuovi mondi”: la curiosità e la paura. La curiosità per il nuovo porta con sé la speranza di un futuro migliore pieno di promesse e di aspettative, la paura dell’ignoto blocca gli slanci e costringe all’immobilità delle certezze.
Una giusta combinazione di queste due cose, che ne moderi gli eccessi, potrebbe portare a un atteggiamento equilibrato e positivo di scoperta e conoscenza». I biglietti per il gran finale costano dai 20 ai 50 euro, a seconda del settore, con riduzioni per i giovani sotto i 26 anni e gruppi. Per informazioni chiamare lo 0323.31095 oppure visitare il sito www.stresafestival.eu.
(Di Maria Elisa Gualandris su La Stampa)
poteva esserci programma di brani più adatto, visto che il tema delle Settimane di quest’anno è stato «Visioni»: la serata si aprirà con il «Concerto numero 1 per violino» di Shostakovic con il violinista greco Leonidas Kavakos e si chiuderà sulle note della sinfonia «Dal nuovo mondo» di Dvoràk.
Due spartiti che rimandano alle «visioni» e ai percorsi di due compositori molto diversi. Il brano di Shostakovic, condannato da parte del regime sovietico come esempio di «degenerazione musicale», ci mise 7 anni ad essere eseguito: nella melodia è ricorrente un motivo di quattro note (re, mi bemolle, do e si) che corrispondono alle prime lettere del nome del compositore, in un’ironica allusione al culto della personalità caro a Stalin.
La sinfonia «Dal nuovo mondo» invece fu composta da Dvoràk durante gli anni che trascorse in America, quando fu ingaggiato per dirigere il National conservatory di New York, dove si insegnava composizione con lo scopo di creare una tradizione musicale nazionale.
Non a caso, quindi, il concerto finale delle Settimane si intitola «Nuovi Mondi», come spiega lo stesso Noseda: «Due stati d’animo contrastanti si alternano vorticosamente quando si pensa a “nuovi mondi”: la curiosità e la paura. La curiosità per il nuovo porta con sé la speranza di un futuro migliore pieno di promesse e di aspettative, la paura dell’ignoto blocca gli slanci e costringe all’immobilità delle certezze.
Una giusta combinazione di queste due cose, che ne moderi gli eccessi, potrebbe portare a un atteggiamento equilibrato e positivo di scoperta e conoscenza». I biglietti per il gran finale costano dai 20 ai 50 euro, a seconda del settore, con riduzioni per i giovani sotto i 26 anni e gruppi. Per informazioni chiamare lo 0323.31095 oppure visitare il sito www.stresafestival.eu.
(Di Maria Elisa Gualandris su La Stampa)
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