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16 set 2010
Stresa: Amelia Alberti scrive al Sindaco: Si al Verbano nell'Unesco ma l'Offshore è incompatibile
stessa invita inoltre il Sindaco a ripensare ad alcune scelte tra le quali le gare di motonautica Off Shore ed alcune politiche ambientale comunali. Di seguito la lettera:
Gentile sindaco,
come sicuramente sa, il presidente della Provincia VCO, Massimo Nobili, ha rispolverato il progetto di inserire il golfo Borromeo tra i Siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, allargandolo addirittura a tutto lo specchio lacustre, in uno slancio interregionale e internazionale, che noi abbiamo ufficialmente applaudito con la lettera che trova qui allegata.
Essere inseriti nell’elenco prestigioso dell’Unesco è un vantaggio che ha ricadute anche economiche che è superfluo sottolineare. Tutto un flusso di turismo colto, soprattutto del Nord Europa, è disposto a modificare i suoi percorsi, per ammirare i luoghi che la prestigiosa istituzione ha accolto tra i suoi eletti. Ciò significa veder aumentare sensibilmente il numero delle presenze e dei pernottamenti di persone con capacità di spesa medio-alta, esattamente quel target che manca all’appello nel nostro territorio. Purtroppo la scelta di essere inseriti nell’elenco Unesco è incompatibile con tutta una serie di attività di richiamo grossolano, come sono le gare di motonautica, cui il Comune di Stresa sembra tenere non poco. Noi quindi le chiediamo, signor sindaco, di ripensare con coerenza alla politica ambientale del suo comune, che non può essere divisa per settori, nel tentativo di accontentare tutte le fasce della popolazione residente e non. L’ambiente è un tessuto unitario, che, se lacerato, perde di colpo il suo valore e decade. Lo specchio del lago Maggiore merita sindaci di altissimo profilo, e lei ha tutti i numeri per farne parte.
La saluto molto cordialmente
Dott.ssa Amelia Alberti, presidente
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1 Commenti:
La nota di Lega Ambiente sullo offshore, indirizzata al Sindaco di Stresa, rinfocolerà, forse con toni attenuati, le polemiche che già lo scorso anno animarono la manifestazione “sportiva”. Saranno parole sagge, ma certamente non avranno alcuna capacità di modificare scelte già prese e confermate. Ci sembra più un atto dovuto che un atto convinto.
L’occasione tuttavia la cogliamo per ricordare ai paladini dell’ambiente, cui peraltro non possiamo non annoverarci, che mentre uno offshore passa , altre cose rimangono. Varrebbe forse il caso di dare un ‘occhiatina ai disegni di sviluppo che animano il primo cittadino della perla e sarebbe molto facile scoprire che quei disegni non preparano certo l’entrata nei siti dell’Unesco.
Su questo non ci sembra vi sia una attenzione adeguata da parte dei portatori degli interessi chiamati diffusi. Quanto sempre a questi ultimi portatori , va bene puntare il dito contro le aggressioni che il futuro può portare all’ambiente, ma qui in questa perla c’è un deficit di pubblico e un degrado di privato che solo a guardarlo quasi indigna ed anche su questo va puntato il dito.
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