18 ago 2010
Stresa Calcio: Preparazione a Paruzzaro tra ironia e speranze
A ogni pausa è una battuta. Antonello Foti prova a tenere un’aria da duro, ma è solo una maschera: è lui il primo a scherzare. I vecchi del gruppo gli vanno a ruota e prendono di mira qualche suo chilo di troppo. I più giovani ridono. Atmosfera rilassata a Paruzzaro dove lo Stresa ha iniziato lunedì la preparazione. Rilassata che non fa certo rima con svogliata. Il tecnico ha impostato i primi giorni su esercizi che hanno fatto la storia del calcio d’agosto, ma che ormai molti preparatori hanno mandato in soffitta. Al mattino si corre nei boschi, si
prosegue sul campo con le lunghe distanze e si chiude con ripetute in salita e salti dei gradoni. Il pallone? Poco, nel pomeriggio. Il primo a risentirne è il bomber Andrea Bortoletto: affaticamento muscolare. «L’ho fatto per saltare gli esercizi sugli 800 metri - sorride -: era già avvenuto lo scorso anno e visto come andata, con 17 gol in campionato, ci riprovo». Foti lo incalza: «Non ti preoccupare: li farai più avanti».
I biancoblù sono vicini a ingaggiare Daniel Polli, l’esterno difensivo del Verbania (classe ’91) che ha iniziato la preparazione con i biancocerchiati ma non verrà confermato. Intanto Foti è alla settima annata sulla panchina stresiana: è l’allenatore più longevo del girone A di Promozione. «Stresa è ormai casa mia. E dire che l’inizio è stato duro perché non ho un carattere facile».
Nella mente di tutti c’è il campionato scorso. Un’andata sui ritmi delle migliori, un ritorno da retrocessione: «Spesso sono stati gli infortuni a penalizzarci. Dopo la pausa invernale ho perso la difesa titolare per alcuni turni. E nel finale ho dato spazio ai giovani, ma non ho avuto le risposte che volevo». Lancia la carica il capitano Mattia Lego: «Non è stato un calo fisico, ma mentale: dobbiamo mantenere l’attenzione alta fino alla fine». Ne è convinto anche Roberto Motta: «I primi tre posti non alla nostra portata». L’entusiasmo ha coinvolto anche Alberto Lissoni, arrivato dal Vaprio: «La zona play off può essere nostra». Lissoni due anni fa è salito di categoria con l’Oleggio giocando esterno, Foti lo vede seconda punta: «E’ il ruolo che preferisco: ho sempre agito così quando ero nella Juniores del Borgomanero». Il suo arrivo, insieme a quello di Mirko De Nicolo (Arona), ha potenziato l’attacco: si sono affiancati ad Antonio Di Palma e Bortoletto. «E’ la concorrenza che volevo e che ci è mancata lo scorso anno», assicura Foti.
(Di Davide Boretti su La Stampa)
prosegue sul campo con le lunghe distanze e si chiude con ripetute in salita e salti dei gradoni. Il pallone? Poco, nel pomeriggio. Il primo a risentirne è il bomber Andrea Bortoletto: affaticamento muscolare. «L’ho fatto per saltare gli esercizi sugli 800 metri - sorride -: era già avvenuto lo scorso anno e visto come andata, con 17 gol in campionato, ci riprovo». Foti lo incalza: «Non ti preoccupare: li farai più avanti».
I biancoblù sono vicini a ingaggiare Daniel Polli, l’esterno difensivo del Verbania (classe ’91) che ha iniziato la preparazione con i biancocerchiati ma non verrà confermato. Intanto Foti è alla settima annata sulla panchina stresiana: è l’allenatore più longevo del girone A di Promozione. «Stresa è ormai casa mia. E dire che l’inizio è stato duro perché non ho un carattere facile».
Nella mente di tutti c’è il campionato scorso. Un’andata sui ritmi delle migliori, un ritorno da retrocessione: «Spesso sono stati gli infortuni a penalizzarci. Dopo la pausa invernale ho perso la difesa titolare per alcuni turni. E nel finale ho dato spazio ai giovani, ma non ho avuto le risposte che volevo». Lancia la carica il capitano Mattia Lego: «Non è stato un calo fisico, ma mentale: dobbiamo mantenere l’attenzione alta fino alla fine». Ne è convinto anche Roberto Motta: «I primi tre posti non alla nostra portata». L’entusiasmo ha coinvolto anche Alberto Lissoni, arrivato dal Vaprio: «La zona play off può essere nostra». Lissoni due anni fa è salito di categoria con l’Oleggio giocando esterno, Foti lo vede seconda punta: «E’ il ruolo che preferisco: ho sempre agito così quando ero nella Juniores del Borgomanero». Il suo arrivo, insieme a quello di Mirko De Nicolo (Arona), ha potenziato l’attacco: si sono affiancati ad Antonio Di Palma e Bortoletto. «E’ la concorrenza che volevo e che ci è mancata lo scorso anno», assicura Foti.
(Di Davide Boretti su La Stampa)
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