Di primo acchito, i clienti entrati nella tarda mattinata di ieri al bar Jolly, almeno quelli arrivati su "input" di Milano nera, organizzatrice di "Aperitivo con...edizione 2010", calendario d’incontri con autori di noir, forse sono stati colti dal dubbio di aver sbagliato locale o, almeno, giornata.  A generare l’equivoco, uno dei due autori, Carlo Bellora, impegnato al violino con accompagnamento, al clavicembalo, di Roberto Passerini. Equivoco creato ad arte poiché Bellora, oltre che musicista, è autore di "Filippo Manfredi, la biografia e l’opera strumentale" , una ricostruzione della vita
avventurosa del violinista toscano «andato all’estero a cercar fortuna visto che, in Italia, all’epoca c’era lavoro soltanto per i musicisti d’opera». Nelle sue peregrinazioni tra Genova, Parigi e la Spagna gli capitò, almeno all’inizio, di far da pigmalione ad un giovane destinato a maggior fama, anche postuma, rispetto a lui, Luigi Boccherini. E di lavorare per un maestro di cappella, Giacomo Puccini, omonimo e trisavolo del compositore che sarebbe nato qualche secolo più tardi.
D’ambiente musicale, oltre che pubblicato dallo stesso editore (Zecchini), anche il secondo volume presentato ieri, "Un tetto alla Scala", di Federico Bianchessi Taccioli. Qui il "giallo" c’è tutto anche se con ingredienti invertiti: l’assassino, reo confesso, si materializza all’inizio. E’ per conoscere la vittima che bisogna attendere l’epilogo. L’intreccio, almeno così par di capire, è poco più d’un pretesto per evocare la ricostruzione della Scala, distrutta da un bombardamento anglo americano il 12 luglio del 1943, voluta dai tedeschi «che volevano rifarsi una verginità» e inaugurata a suon di Wagner e Beethoven l’11 ottobre del 1943. «M’è sembrato strano che, dopo quel primo bombardamento - ha rivelato Bianchessi - la Scala non fosse stata più bombardata. Eppure, nello stesso anno della ricostruzione, gli anglo-americani sono tornati a bombardare vicino a Milano, a Gorla dove hanno colpito una scuola con i bambini dentro.
Mi sono immaginato un attentato progettato dai Gap (Gruppi di azione partigiana, ndr) fallito all’ultimo momento». A svelare l’intrigo, convinto di confessare un antico omicidio a una poliziotta, un vecchio violinista il giorno del suo matrimonio con un’altra ospite del ricovero. "Un aperitivo con..." torna, domenica 23 sempre al bar Jolly, ospite Elena Mora, autrice insieme Luisa Ciuni di "Grace e Diana. I destini gemelli di due principesse tra fiaba e tragedia" (Cairo).
(M.R. su La Prealpina foto La Prealpina)