22 mag 2010
Hotel e ristoranti: I prezzi lievitano, settore turistico +4% in due mesi
La stagione turistica è appena iniziata, ma è proprio nel settore del turismo e della ristorazione che arrivano i primi rincari. Lo testimoniano i dati dell’ultima rilevazione dell’Osservatorio comunale sui prezzi al consumo. Un risultato generale che non deve allarmare, visto che ad aprile l’indice generale è sì salito ma di un contenuto 0,2%. In un contesto di stabilità, se non di flessione, delle tariffe di molti settori (dagli alimentari all’abbigliamento), colpisce però il significativo incremento dei prezzi nelle strutture
ricettive, nei bar e ristoranti: +1,6% rispetto a marzo, + 4,1% da febbraio.
L’inflazione, insomma, ad aprile ha fatto segnare un +0,2% su base mensile. Un aumento ridotto rispetto al +0,4% registrato a marzo (+0,5% dall’inizio dell’anno). E in 12 mesi l’incremento generale è stato dell’1,3%. I prezzi sono stati raccolti in 2 ipermercati, 4 supermercati, un hard discount, 150 negozi e 200 altre attività (tra ristoranti, mense, meccanici, benzinai, dentisti, assicurazioni, commercialisti) per un totale di 7.000 prezzi. In termini percentuali l’impennata maggiore è quella delle spese per i trasporti, causata con tutta probabilità dai prezzi dei carburanti: +1,7% in un mese, + 5,6% in un anno. Ma in una città a vocazione turistica spicca l’aumento dell’1,6% dei prezzi alla voce "servizi ricettivi e di ristorazione". Prezzi che se rispetto all’aprile 2009 sono saliti del 2,3%, sono lievitati soprattutto negli ultimi mesi, con un aumento del 3,6% da gennaio al mese scorso. Un aumento su cui l’assessore comunale al Turismo, nonché presidente provinciale di Federalberghi, ritiene prematuro fare analisi e commenti: «Prima voglio valutare attentamente le statistiche con i funzionari».
Stabili dall’inizio dell’anno, invece, i prezzi di alimentari e bevande analcoliche, che anzi nell’ultimo mese hanno registrato una lieve flessione (-0,1%); stessa riduzione per alcolici e tabacchi, mobili e articoli per la casa. Restano invariati rispetto a marzo i prezzi relativi all’abitazione, l’acqua e la luce (saliti però del 2,5% in un anno), ma anche quelli per i servizi sanitari e l’istruzione (questi ultimi aumentati dell’1,4% rispetto ad aprile 2009). Continuano a scendere i prezzi di vestiti e scarpe: -0,6% nell’ultimo mese, -2,6% in un anno.
(Di M.M. su La Prealpina)
ricettive, nei bar e ristoranti: +1,6% rispetto a marzo, + 4,1% da febbraio.
L’inflazione, insomma, ad aprile ha fatto segnare un +0,2% su base mensile. Un aumento ridotto rispetto al +0,4% registrato a marzo (+0,5% dall’inizio dell’anno). E in 12 mesi l’incremento generale è stato dell’1,3%. I prezzi sono stati raccolti in 2 ipermercati, 4 supermercati, un hard discount, 150 negozi e 200 altre attività (tra ristoranti, mense, meccanici, benzinai, dentisti, assicurazioni, commercialisti) per un totale di 7.000 prezzi. In termini percentuali l’impennata maggiore è quella delle spese per i trasporti, causata con tutta probabilità dai prezzi dei carburanti: +1,7% in un mese, + 5,6% in un anno. Ma in una città a vocazione turistica spicca l’aumento dell’1,6% dei prezzi alla voce "servizi ricettivi e di ristorazione". Prezzi che se rispetto all’aprile 2009 sono saliti del 2,3%, sono lievitati soprattutto negli ultimi mesi, con un aumento del 3,6% da gennaio al mese scorso. Un aumento su cui l’assessore comunale al Turismo, nonché presidente provinciale di Federalberghi, ritiene prematuro fare analisi e commenti: «Prima voglio valutare attentamente le statistiche con i funzionari».
Stabili dall’inizio dell’anno, invece, i prezzi di alimentari e bevande analcoliche, che anzi nell’ultimo mese hanno registrato una lieve flessione (-0,1%); stessa riduzione per alcolici e tabacchi, mobili e articoli per la casa. Restano invariati rispetto a marzo i prezzi relativi all’abitazione, l’acqua e la luce (saliti però del 2,5% in un anno), ma anche quelli per i servizi sanitari e l’istruzione (questi ultimi aumentati dell’1,4% rispetto ad aprile 2009). Continuano a scendere i prezzi di vestiti e scarpe: -0,6% nell’ultimo mese, -2,6% in un anno.
(Di M.M. su La Prealpina)
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