9 feb 2010
Piemonte: oltre 31mila le nuove imprese
Secondo gli ultimi dati diffusi da Movimprese, l’analisi sulla nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, sono 31.109 le aziende nate in Piemonte nel 2009. Al netto delle 30.465 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio), il saldo è di 644 unità, dato che porta a 468.406 lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2009 presso il Registro delle imprese delle Camere di commercio piemontesi. “Nonostante il clima congiunturale permanga problematico, nel 2009 la
spinta imprenditoriale non si è arrestata: il saldo tra le imprese che hanno iniziato un’attività lavorativa in Piemonte e quelle che sono cessate è, infatti, ancora positivo – ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte -. In particolare, il continuo incremento delle società di capitale rappresenta il segnale di un progressivo irrobustimento della base imprenditoriale locale, e di come la scelta di fare impresa sia sempre più un progetto consapevole. Ancora una volta, l’impegno prioritario delle Camere di commercio è quello di creare le condizioni migliori di competitività dei territori, ossia i presupposti essenziali non solo per far nascere le imprese, ma soprattutto per farle crescere e competere a livello nazionale e internazionale”.
Il bilancio tra imprese nate e cessate si traduce in un tasso di crescita del +0,14%, inferiore sia a quello registrato nel 2008 (+0,44%) che a quello del 2007 (+0,69%); lo sviluppo della base imprenditoriale locale si pone, inoltre, al di sotto del tasso di crescita nazionale (+0,28%), e di quello realizzato dall’aggregato delle regioni del nord ovest (+0,50%). Per quanto riguarda le performance locali, tre province su otto – Torino, il Verbano Cusio Ossola e Novara – sono caratterizzate da tassi di crescita positivi (rispettivamente +0,60%, +0,56% e +0,33%); Vercelli manifesta una crescita pressoché nulla, mentre negli altri territori si registrano delle flessioni, particolarmente intense per Biella e Alessandria.
Circa la metà delle imprese registrate in Piemonte ha sede nella provincia di Torino; seguono Cuneo ed Alessandria.
Anche sotto il profilo della forma giuridica, il saldo generale è frutto di dinamiche contrapposte: a fronte della continua tendenza evolutiva delle società di capitale, che crescono del +2,61%, si acuiscono le difficoltà delle ditte individuali (-0,42%).
Valutando, infine, le variazioni annuali dello stock di imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come i servizi alle persone abbiano fatto registrato il saldo positivo più elevato (+533 unità), seguiti dai comparti del turismo e delle costruzioni. Si registrano, invece, saldi negativi per l’industria in senso stretto (-880 unità) e l’agricoltura (-1.030).
(ZiPNews)
spinta imprenditoriale non si è arrestata: il saldo tra le imprese che hanno iniziato un’attività lavorativa in Piemonte e quelle che sono cessate è, infatti, ancora positivo – ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte -. In particolare, il continuo incremento delle società di capitale rappresenta il segnale di un progressivo irrobustimento della base imprenditoriale locale, e di come la scelta di fare impresa sia sempre più un progetto consapevole. Ancora una volta, l’impegno prioritario delle Camere di commercio è quello di creare le condizioni migliori di competitività dei territori, ossia i presupposti essenziali non solo per far nascere le imprese, ma soprattutto per farle crescere e competere a livello nazionale e internazionale”.
Il bilancio tra imprese nate e cessate si traduce in un tasso di crescita del +0,14%, inferiore sia a quello registrato nel 2008 (+0,44%) che a quello del 2007 (+0,69%); lo sviluppo della base imprenditoriale locale si pone, inoltre, al di sotto del tasso di crescita nazionale (+0,28%), e di quello realizzato dall’aggregato delle regioni del nord ovest (+0,50%). Per quanto riguarda le performance locali, tre province su otto – Torino, il Verbano Cusio Ossola e Novara – sono caratterizzate da tassi di crescita positivi (rispettivamente +0,60%, +0,56% e +0,33%); Vercelli manifesta una crescita pressoché nulla, mentre negli altri territori si registrano delle flessioni, particolarmente intense per Biella e Alessandria.
Circa la metà delle imprese registrate in Piemonte ha sede nella provincia di Torino; seguono Cuneo ed Alessandria.
Anche sotto il profilo della forma giuridica, il saldo generale è frutto di dinamiche contrapposte: a fronte della continua tendenza evolutiva delle società di capitale, che crescono del +2,61%, si acuiscono le difficoltà delle ditte individuali (-0,42%).
Valutando, infine, le variazioni annuali dello stock di imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come i servizi alle persone abbiano fatto registrato il saldo positivo più elevato (+533 unità), seguiti dai comparti del turismo e delle costruzioni. Si registrano, invece, saldi negativi per l’industria in senso stretto (-880 unità) e l’agricoltura (-1.030).
(ZiPNews)
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