18 gen 2010
Stresa: Non si placano le polemiche sul manifesto sulla piscina
Si apprende dal Blog del Sindaco Canio Di Milia che sono emerse delle novità che riguardano l'affissione del manifesto (leggi post) riguardante la questione bocciatura del progetto della piscina di Carciano.
Riportiamo da CanioDiMilia.it
"E' con grande rammarico che ho saputo che il manifesto anonimo (mascherato dietro un gruppo di cittadini per il cambiamento) pubblicato sui muri della città contro la
realizzazione della piscina comunale sia stato affisso dalla Lega Nord di Stresa che ha pagato la relativa bolletta per le affissioni. Rammarico e sconcerto per il fatto che si usino metodi (l'anonimato) che pensavo essere stati abbandonati da tempo a favore di un confronto civile e aperto sui problemi o le cose da fare per la città.
A maggior ragione quando questo sistema di far politica sia utilizzato addirittura da un vero e proprio partito.
Auspico che in futuro la lealtà e la correttezza politica possano prevalere al di là delle diversità di opinioni sui progetti per la nostra Stresa."
Riportiamo da CanioDiMilia.it
"E' con grande rammarico che ho saputo che il manifesto anonimo (mascherato dietro un gruppo di cittadini per il cambiamento) pubblicato sui muri della città contro la
realizzazione della piscina comunale sia stato affisso dalla Lega Nord di Stresa che ha pagato la relativa bolletta per le affissioni. Rammarico e sconcerto per il fatto che si usino metodi (l'anonimato) che pensavo essere stati abbandonati da tempo a favore di un confronto civile e aperto sui problemi o le cose da fare per la città.
A maggior ragione quando questo sistema di far politica sia utilizzato addirittura da un vero e proprio partito.
Auspico che in futuro la lealtà e la correttezza politica possano prevalere al di là delle diversità di opinioni sui progetti per la nostra Stresa."
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13 Commenti:
Bene, il sindaco è sconcertato perchè ha scoperto che un manifesto che gli tira le orecchie è meno anonimo di quanto apparisse a prima vista.
Probabilmente lo sapevano in molti, mai lui no: lui ha dovuto andarsi a spulciare i documenti di Stresaservizi per capirlo. E a questo punto ha strillato ai quattro venti, oltre allo sconcerto, la sua personale illazione che dietro a un comitato di cittadini si nasconda un partito politico, senza neppure soffermarsi a pensare che magari la Lega si sia solo presa il compito di dar voce ad un' opposizione più massiccia, che accomuna leghisti e non leghisti nella critica sll' operato dell' amministrazione attuale. Insomma, solo adesso si accorge che il manifesto non era ne è anonimo.
Al di là dei ridicoli risultati investigativi del nostro piccolo Sherlock Holmes (che già dalle pagine del suo blog pochi giorni fa comunicava a tutti un' altra strabiliante scoperta, ovvero che lo scrivente Lucio Casaroli era sposato, e per di più con persona di sesso femminile), c' è da chiedersi se l' intrusione attuale negli archivi di Stresaservizi non costituisca una autentica violazione della privacy.
Non mi risulta infatti che una società possa divulgare a terzi il suo elenco clienti (e, nella fattispecie, comunicare perfino chi le ha commissionato che cosa). Né, men che meno, che sia lecito, per chi venga a conoscenza di un' informazione riservata, divulgarla a terzi con uno strumento - quale il blog - equiparato a un mezzo stampa.
I commenti di R.L. e di G.B.Vecchi sono stati giudicati troppo provocatori e non verranno pubblicati. Ci scusiamo con gli autori, vogliamo solo prevenire inutili litigi.
Sicuri della vostra comprensione
Stresa 2.0
Vorrei elevare una cortese ma ferma protesta contro la censura che questo blog ha operato verso la comunicazione di G. B. Vecchi, che ho avuto occasione di leggere privatamente.
Non ho difficoltà ad ammettere che lo scritto del Vecchi contenga una dura invettiva ma - al di là della forma - rivela elementi sui quali vale la pena di soffermarsi, perché chiariscono ulteriormente il ruolo da sovrano assoluto che il sindaco sta arrogandosi, incluso l’ utilizzo a scopi personali di uno strumento, come il giornale del Comune, finanziato in definitiva col denaro di tutti i cittadini ma concepito solo allo scopo di propaganda esclusiva e di conservazione dello status quo.
Molti di noi hanno creduto che il giovane Di Milia, proprio perché giovane, fosse animato da una volontà di ideare e costruire in un’ ottica moderna, ma di fatto ci siamo trovati di fronte a un soggetto che utilizza, forse inconsapevolmente, gli strumenti più biechi cari alla prima repubblica: la difesa degli interessi di pochi contro l’ utilità per tutti; il territorio, il paesaggio e lo stesso patrimonio municipale mortificati e umiliati; il "furto" di meriti delle passate amministrazioni; in definitiva la conservazione di sé e dei suoi sostenitori come fine ultimo del far politica.
Il Vecchi parla, a questo proposito, di slealtà e scorrettezza e - al di là della durezza delle sue espressioni - è francamente difficile dargli torto.
Buongiorno Casaroli,
grazie per il suo commento.
Non abbiamo mai censurato per i contenuti, quanto per il modo con cui si esprimono.
Sappiamo tutti che i commenti del Dott.Vecchi hanno ragione di fondamento, e come tali sono sempre stati pubblicati.
So anche però, che per come sono espressi questi commenti tendono ad infiammare gli animi dei sostenitori del Sindaco Di Milia o dei chiamati in causa, che di solito reagiscono con la stessa foga ma, essendo meno navigati, tendono ad entrare in quel territorio ombroso in odore di azione legale.
Noi ci stiamo a prendere gli insulti di chi stà nel mezzo a moderare, ci va bene, ma cerchiamo il più possibile di stroncare queste cose sul nascere.
Sono sicuro che anche il Dott.Vecchi comprendrà questo, e sarà libero di commentare ancora se lo vorrà.
Noi chiediamo solo un poco di comprensione e di pacatezza in più, per cercare di agevolare il nascere di una civile e democratica discussione, come molti commentatori, tra cui Lei, riescono ad ottenere.
Cordiali Saluti.
Stresa 2.0
Lasciamo le tante parole dette o scritte,
lasciamo che la piscina prenda forma o che sia una cosa reale !
Dopo..........parleranno i fatti o le solite parole al VENTO !
Rispediamo con fermezza al mittente le accuse che il Dott. Di Milia ha lanciato al nostro indirizzo.
A differenza del Dott. Di Milia, che – alla faccia della “lealtà” e della “correttezza” nel rapporto coi propri elettori - ha continuato per mesi, se non anni, a nascondere la propria appartenenza ad un vero e proprio partito politico dietro il paravento di una lista “civica”, il movimento della Lega Nord non ha mai avuto bisogno di “mascherarsi” dietro niente e nessuno. Lo testimoniano le decine di battaglie politiche da noi sostenute in prima persona in questi anni tanto in Consiglio Comunale che sul territorio.
Tutti ricordano sicuramente i manifesti coi quali tempo fa abbiamo giudicato la Giunta Municipale oppure quelli coi quali abbiamo criticato l’eccessiva smania di protagonismo del Sindaco sul Giornalino del Comune od ancora quelli firmati insieme alle altre forza di opposizione. Allo stesso modo siamo sempre intervenuti apertamente e con la nostra faccia sui vari blogs e siti internet per censurare, criticare e contestare senza peli sulla lingua l’operato del Sindaco.
Se dunque in occasione degli ormai famosi manifesti sulla fantomatica piscina del Lido, e di quelli che ancora usciranno, la scelta è stata quella di firmarli con una sigla diversa (cosa che esclude di per sé ogni forma di “anonimato” ), ciò dipende semplicemente dal fatto che in questa battaglia la Lega Nord non è sola ma ha al suo fianco parecchi cittadini, non solo e non tanto leghisti ma anche di diverso colore politico, stufi di essere da sempre trattati da parte del Dott. Di Milia come “cose” e non come persone e di vedersi elargire (quelle rare volte che arrivano) beni e servizi “per gentile concessione del sovrano” e non perchè sacrosanto diritto di chi paga le tasse.
E’ vero, avremmo potuto scegliere di mettere in calce la nostra firma insieme a quella di tutte queste persone ma, così facendo, sarebbe rimasto ben poco spazio per il testo del manifesto. Si è quindi optato per un concetto, quello del cambiamento, che rende molto bene il clima che in tantissimi vogliono cominciare a respirare nella nostra città e per un soggetto nuovo ed unitario che, molto presto, potrebbe anche evolvere in un vero e proprio gruppo politico a livello locale.
Per concludere, chiediamo al Dott. Di Milia se secondo lui sia lecito che qualcuno vada a mettere il naso nei data base della Stresa Servizi e si permetta di diffondere e pubblicare informazioni destinate – per contratto - a restare riservate.
Dato che la Stresa Servizi è di proprietà comunale, stiano certi il Dott. Di Milia ed i vertici della Società che questo atteggiamento non sarà privo di conseguenze sul piano legale e giudiziario.
Ugo Palaoro Lega Nord Stresa
Questa poi del manifesto troppo piccolo per contenere la firma è proprio incredibile.
Non avete pensato che poteva farsi di una taglia più grande?
Non ho capito una cosa che è quella che interessa veramente ai cittadini.
Palaoro e Luini, come tutti gli altri, si perdono in parole contro il Sindaco ma non dicono se la piscina la vogliono o no. Questo si aspettano gli elettori. Lo dicano una volta per tutte.
Tutto il resto a me come cittadino mi appare pretestuoso e non mi interessa.
Egr. Ramello il punto non è se i cittadini o la LN vogliano o meno una piscina a Stresa, dato che solo un idiota non la vorrebbe. Ciò che non si vuole è:
1) che si faccia credere ai cittadini che verrà al più presto realizzata un'opera che, se va bene, vedrà invece la luce solo ed esclusivamente quando l'area - attualmente concessa ad un privato - sarà ritornata nella disponibilità del Comune di Stresa.
A questo "piccolo" particolare forse il Sindaco avrebbe dovuto pensare prima di emanare proclami ma tant'è, l'arroganza produce anche questi effetti;
2) che si realizzi un opera costosa ed impegnativa come una piscina in un punto del nostro territorio dove non se ne sente proprio la necessità (perchè allora non vendere frigoriferi agli esquimesi?) quando invece con un poco più di calma si sarebbe potuta individuare un'area ove erigere una piscina come si deve, coperta e quindi usufruibile tutto l'anno e non solo per i tre mesi estivi, quando va bene.
Era chiedere troppo?? Non sembra, ma forse il Sindaco ha preferito sacrificare i soldi dei contribuenti sull'altare della sua (im) probabile rielezione.
In effetti si era pensato ad un manifesto gigante 3 x 6....e forse è per questo che il Coordinatore provinciale del partito del Sindaco ha ritenuto opportuno occupare tutti gli spazi disponibili.....ma poi siccome ci sarebbe venuto a costare troppo abbiamo ridotto il formato....
Egr. Lamello il punto non è se i cittadini o la LN vogliano o meno una piscina a Stresa, dato che solo un idiota non la vorrebbe. Ciò che non si vuole è:
1) che si faccia credere ai cittadini che verrà al più presto realizzata un'opera che, se va bene, vedrà invece la luce solo ed esclusivamente quando l'area - attualmente concessa ad un privato - sarà ritornata nella disponibilità del Comune di Stresa.
A questo "piccolo" particolare forse il Sindaco avrebbe dovuto pensare prima di emanare proclami ma tant'è, l'arroganza produce anche questi effetti;
2) che si realizzi un opera costosa ed impegnativa come una piscina in un punto del nostro territorio dove non se ne sente proprio la necessità (perchè allora non vendere frigoriferi agli esquimesi?) quando invece con un poco più di calma si sarebbe potuta individuare un'area ove erigere una piscina come si deve, coperta e quindi usufruibile tutto l'anno e non solo per i tre mesi estivi, quando va bene.
Era chiedere troppo?? Non sembra, ma forse il Sindaco ha preferito sacrificare i soldi dei contribuenti sull'altare della sua (im) probabile rielezione.
Le considerazioni sono condivisibili.
Quando chiediamo: “calma!” non vogliamo per questo mortificare la contesa elettorale, ma semmai sperare che essa non si areni sul piano dello scontro o peggio della rissa personale, ma si avvii e sarebbe venuto il tempo, sul terreno della concretezza delle cose. Quanto al giudizio sul Sindaco, uscente o rientrante non si sa, qua noi non dobbiamo aggiungere nulla, avendone scritto un libro.
Sul comportamento dei partiti locali e sul mistero dell’appartenenza partitica di Di Milia, chi altro se non lo stesso interessato dovrebbe dire due parole pubbliche e risolutive. L’auspicio che siano persone serie a prendere in mano le chiavi della cittadina è ovvio, meno ovvio che vi siano e ancora meno ovvio che ci riescano o che ne abbiano voglia.
Ma se alla fine anche Palaoro vuole la piscina, perché fare tutto questo can can con manifesti anonimi?
Perchè allora non si poteva fare un manifesto per dire chiaramente che la piscina va bene ma con i vari distinguo?
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