E’ Silvia Swing, al secolo Silvia De Santis, la vincitrice della finale della seconda edizione del concorso canoro «Vivere la musica», andata in scena sabato sul palco del Palazzo dei congressi di Stresa. Una finale tutta al femminile con sei giovani esordienti che si sono sfidate con brani editi e inediti. La preferita della giuria, formata da produttori ed esperti e dalla special guest Ivan Cattaneo, e anche del pubblico, che le ha assegnato il premio speciale, è stata la venticinquenne emiliana di Castel San Pietro(Bologna), che ha proposto un brano tutto suo, «Ora basta». Alla piazza d’onore Francesca Tosarello, di Milano, e terza Francesca Ragni di Ivrea. Interprete di jazz, blues e soul, Silvia Swing ha partecipato anche ad alcuni programmi televisivi ed è stata finalista di «X Factor».
Il talent show di Rai Due ha permesso di sfondare alla giovanissima Ambramarie, ospite della serata, che ha proposto la sua versione rockettara di «Because the night» di Patti Smith e «I wish you were here» dei Pink Floyd. A scatenare la platea è stata l’altra ospite della serata, Ivana Spagna, che oltre ai suoi ultimi successi in italiano ha interpretato un medley dei suoi storici pezzi dance. Dalla star l’incoraggiamento e l’augurio alle aspiranti cantanti: «Sono tutte molto brave. Auguro loro di continuare a coltivare la passione per la musica. E’ solo la passione, e non la voglia di successo, che ti fa andare avanti e superare tutte le difficoltà. Io ho ancora la stessa passione dell’inizio e tutte le volte che salgo sul palco è come se fosse la prima». Un consiglio è arrivato da Cattaneo: «L’importante è essere unici, magari un po’ meno bravi, ma originali».
Durante la serata è stato anche consegnato un premio speciale alla carriera a Luciano Tallarini, producer di grandi rappresentanti della canzone italiana, da Mina a Vasco Rossi, Mia Martini e Ornella Vanoni. Le prime tre classificate hanno vinto borse di studio (dai mille ai tremila euro), «ospitate» in tv e aperture di concerti. La manifestazione è organizzata da Sandro Riboldazzi con il contributo del Comune di Stresa e del Distretto dei laghi. ( Di Maria Elisa Gualandris su La Stampa)