Partiranno da aprile anche nel Vco i controlli per accertare se tra i beneficiari delle pensioni di invalidità civile si nasconde qualche furbo che gode di ottima salute. L’iniziativa è stata promossa dal Governo nell’ambito della manovra economica varata la scorsa estate ed è finalizzata al risparmio nella spesa pubblica. Ad accelerare la misura l’aumento a livello nazionale, tra il 2004 ed il 2008, del 30% delle persone che percepiscono l’assegno di invalidità dall’Inps.
Proprio in questi giorni il Sole24Ore ha pubblicato la graduatoria delle province che fanno maggior ricorso a questo istituto. In testa c’è Nuoro, poi Sassari e Oristano. Le variazioni più elevate a Cosenza, +47,5% e Venezia, +56,4%.
Nel Vco, 79ª in graduatoria su 104 capoluoghi, l’elargizione di pensioni di invalidità è molto più contenuta. A tutto il 2008 i beneficiari sono 5 mila e 75, vale a dire 31 assistiti ogni 1000 abitanti, con una variazione in crescita, rispetto al 2004, di +5,5%. Per accertare i falsi malati sarebbe impossibile operare a tappeto, pertanto la media dei controlli nazionale sarà di uno ogni 10 pensionati. L’intensità delle verifiche dipenderà da provincia a provincia con particolare accanimento sulle province del Sud.
In provincia saranno passati al setaccio il 2,5% dei titolari della pensione di invalidità, vale a dire poco più di 2 su 100. Ma perché il Vco ha numeri così bassi? Secondo il direttore dell’Inps Alfonso Garzillo parte del merito va alle commissioni che selezionano gli ammalati «in maniera rigorosa, attenendosi alla gravità delle patologie». Nello stesso tempo invita a considerare che «in alcune regioni ci sono delle malattie diffuse e invalidanti tipo la talassemia in Sardegna». Oppure «ci sono situazioni dove la popolazione è più anziana che altro».(filippo rubertà)

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