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20 apr 2012

Stresa: Una tassa per sbarcare alle Isole. Il sindaco: “Il gettito previsto è di un milione e mezzo di euro all’anno”

Una tassa fino a 1,5 euro a testa per i turisti, che vorranno visitare le Isole Borromee: è una possibilità prevista dal decreto semplificazione fiscale, che ha ricevuto ieri il via libera con la fiducia dalla Camera e passerà adesso al Senato per l’approvazione definitiva. E’ stata introdotta la facoltà per i Comuni che hanno isole di applicare una «tassa di sbarco» fino a 1,5 euro per persona, la cui riscossione sarebbe affidata alle società di

trasporto e navigazione.

«Se il Senato confermerà, come crediamo, noi sicuramente ci avvarremo di questa possibilità - sottolinea il sindaco di Stresa Canio Di Milia possiamo stimare un gettito fino a un milione, anche 1,5 milioni di euro l’anno». E aggiunge: «Sono risorse che ci permetterebbero di migliorare i servizi per gli stessi visitatori, dai parcheggi ai pontili di attracco e migliorare l’accoglienza anche sulle isole».

Poi, Di Milia chiarisce: «Ovviamente, perché così prevede la norma, gli alberghi sulle isole non sarebbero più soggetti alla tassa di soggiorno, ma valuteremmo sicuramente agevolazioni per i turisti negli alberghi di Stresa, che comunque pagano già la tassa di soggiorno». Un po’ come dire: chi dorme a Stresa non pagherà, ma chi invece preferisce altre località dovrà comunque versare una tassa nelle casse del Comune.

Dati precisi sull’afflusso complessivo di turisti sulle isole non ce ne sono: i due canali principali di accesso sono la Navigazione e il servizio dei motoscafi privati, forte su Stresa di una flotta di 40 imbarcazioni senza dimenticare quello degli analoghi servizi in partenza da Baveno e Pallanza. A tutte queste realtà il compito di trasformarsi in «esattori» per conto del Comune, inglobando la tassa nel costo nel biglietto.

«D’altronde - ricorda il sindaco - fino ad oggi Stresa ha sopportato il costo di gestione delle isole, ma non credo sia corretto che a doversi sobbarcare l’onere siano i cittadini: basti pensare al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, il cui costo intorno ai 250 mila euro non viene coperto dalle imposte pagate dalle attività e dai residenti isolani».

Ma non tutti condividono l’iniziativa: «Ci manca solo questa - dice Paco Garofoli, titolare del ristorante Belvedere sull’Isola Pescatori - dopo l’aumento dei battelli potrebbe essere il colpo di grazia. Perderemmo sicuramente buona parte dei turisti che scelgono l’isola per fare una semplice passeggiata».
(Di Luca Gemelli su La Stampa; foto La Stampa)

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