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5 nov 2011

Stresa: Prove di ritorno al Regina Palace per “Vienna sul lago”

«Quando abbiamo cominciato quest’avventura, ormai 18 anni fa, non credevamo che “Vienna sul lago” sarebbe diventato un evento di rilevanza nazionale, capace di attrarre giornali e tv da tutta Italia per seguire il ballo delle debuttanti. Soprattutto perché per noi il ballo è il punto di partenza per le attività di solidarietà dell’anno»: a parlare è Claudio Limontini, notaio novarese e da sempre presidente e anima del Comitato Vienna sul lago. Mancano pochi giorni all’edizione 2011 della manifestazione (in programma sabato 12) che ha consentito sino ad oggi a qualche centinaio di ragazze di realizzare il

sogno di un debutto in società in grande stile, con cadetto della Marina Militare al braccio, bouquet in mano e le note dei più bei valzer viennesi di sottofondo.

«Tutto è partito da un gruppo di amici impegnati nel sociale - spiega Limontini - con lo scopo di finanziare le opere benefiche del Sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio e della Croce costantiniana. Quest’anno, ad esempio, contribuiremo al progetto “Borsa della spesa” della Croce costantiniana che sostiene un centinaio di famiglie che stentano ad arrivare alla cosiddetta quarta settimana. Inoltre doneremo due borse di studio alla Fondazione per la ricerca sul cancro di Candiolo. Sono progetti che sosteniamo anche con altre attività, che hanno però meno visibilità del ballo». 

Qual è il segreto del successo di Vienna sul lago, ottenuto sin dalla prima edizione nel 1985 all’hotel Regina Palace di Stresa? Ecco la risposta: «Lo spirito disinteressato che ci muove. Per i nostri progetti di solidarietà abbiamo ricevuto l’onorificenza della medaglia dal Presidente della Repubblica, che ci concede ogni anno anche l’alto patronato per la manifestazione. Alla passione aggiungiamo le capacità organizzative di un gruppo di lavoro di una trentina di persone. In questi anni sono fiorite imitazioni un po’ ovunque, che non hanno appannato il successo di Vienna sul lago». 

Da tre anni però, il lago non è più scenario da fiaba per il ballo delle deb, perché la manifestazione si tiene alla Reggia di Venaria: «Non passa anno in cui non riconsideriamo la possibilità di tornare a Stresa - dice il presidente -. Non è stato facile lasciare un territorio a cui siamo legati, ma necessario per consentire al ballo di crescere. Quando ci è giunta la proposta di Venaria da parte della Regione abbiamo fatto il grande salto». 

Si sono ormai smorzate le polemiche legate al fatto che il Vco non sostenesse la manifestazione. Ora si guarda al presente e al futuro: «La location della Reggia della Venaria è molto suggestiva. Il fatto che sia uno spazio vuoto, però, ci impone notevoli sforzi organizzativi e le aspettative dei partecipanti sono sempre più elevate». 

Al Comitato giungono lettere di aspiranti deb da tutta Italia, che vengono selezionate non per criteri estetici ma per le motivazioni, le aspirazioni, gli ideali. «Vienna sul lago» non è, infatti, una passerella o un evento mondano, né può essere banalizzata: «Quando Enrico Lucci, giornalista de “Le Iene”, anni fa aveva ironizzato sulla bellezza delle deb e sul loro desiderio di vivere un sogno, poi, conosciute a fondo le motivazioni che ci animano, ci ha chiesto scusa pubblicamente e fatto dono di un’ambulanza» conclude Limontini. «Non è stato facile lasciare il territorio Valutiamo la possibilità di tornare all’antico»
(Di Chiara Fabrizi su La Stampa)

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