1 nov 2010
Francesco Carofiglio si aggiudica il premio Stresa Narrativa 2010
Francesco Carofiglio con «Ritorno nella valle degli angeli» edito da Marsilio ha vinto il Premio Stresa di Narrativa 2010. L’aggiudicazione è avvenuta nei saloni liberty dell’Hotel Regina Palace, dove lo scrittore barese ha strappato la vittoria al fotofinish, grazie all’ultima scheda estratta dall’urna delle votazioni della giuria di 35 lettori, quando le preferenze erano pari a quota 10 sia per Carofiglio che per Marta Morazzoni, autrice di «La nota segreta» pubblicato da Longanesi. Leggermente staccato Tullio Avoledo con «L’anno dei
dodici inverni» edito da Einaudi e Helena Janeczek con «Le rondini di Montecassino» edito da Guanda.
«Sono stato due volte a Stresa, una volta la scorsa estate per presentare il libro e oggi per la premiazione – ha scherzato Carofiglio – ed in entrambe le occasioni mi sono imbattuto in questa pioggia senza sosta, un’occasione per rimanere a lungo a fissare la pioggia dalla finestra». «Anche nel mio romanzo c’è un lago, c’è una valle e le montagne che la circondano e, proprio oggi guardando dalla finestra, pensavo che, forse, nulla accade per caso».
«Io sul mio biglietto da visita scrivo Francesco Carofiglio, fratello di Gianrico» ha ironizzato ancora il vincitore riferendosi al fratello magistrato, scrittore e senatore «sono convinto che la strada comune della scrittura intrapresa da me e mio fratello, pur con stili diversi, sia frutto dell’ambiente in cui siamo cresciuti: una casa con molti libri e dove la scrittura era già presente con mia mamma anche lei scrittrice».
La storia di Vincenzo Lauria, emigrato di successo a New York, nella cui mente riaffiorano i ricordi di infanzia dopo essere tornato nella terra natìa per la morte del padre «non la definirei un’autobiografia ma piuttosto una storia che parla di me».
La giuria dei critici ha anche assegnato una Targa Speciale a Piero Bianucci, giornalista La Stampa e uno dei più noti divulgatori scientifici del nostro tempo, per il suo ultimo libro «Le macchine invisibili». «Ci lega un’amicizia di lunga data, che risale a 35 anni fa, Bianucci è stato anche nella giuria del Premio Stresa» ha ricordato il presidente del concorso Gianfranco Lazzaro. «Il Premio Stresa di Narrativa è un appuntamento importante per la nostra cittadina – ha sottolineato il sindaco Canio Di Milia – è nato per volontà di alcuni letterati nel 1976 per creare un punto di incontro tra gli autori e i lettori, così come le Settimane Musicali rappresentano un legame tra la musica e gli appassionati».
(Di Luca Gemelli su LA Stamp; foto Varesi)
dodici inverni» edito da Einaudi e Helena Janeczek con «Le rondini di Montecassino» edito da Guanda.
«Sono stato due volte a Stresa, una volta la scorsa estate per presentare il libro e oggi per la premiazione – ha scherzato Carofiglio – ed in entrambe le occasioni mi sono imbattuto in questa pioggia senza sosta, un’occasione per rimanere a lungo a fissare la pioggia dalla finestra». «Anche nel mio romanzo c’è un lago, c’è una valle e le montagne che la circondano e, proprio oggi guardando dalla finestra, pensavo che, forse, nulla accade per caso».
«Io sul mio biglietto da visita scrivo Francesco Carofiglio, fratello di Gianrico» ha ironizzato ancora il vincitore riferendosi al fratello magistrato, scrittore e senatore «sono convinto che la strada comune della scrittura intrapresa da me e mio fratello, pur con stili diversi, sia frutto dell’ambiente in cui siamo cresciuti: una casa con molti libri e dove la scrittura era già presente con mia mamma anche lei scrittrice».
La storia di Vincenzo Lauria, emigrato di successo a New York, nella cui mente riaffiorano i ricordi di infanzia dopo essere tornato nella terra natìa per la morte del padre «non la definirei un’autobiografia ma piuttosto una storia che parla di me».
La giuria dei critici ha anche assegnato una Targa Speciale a Piero Bianucci, giornalista La Stampa e uno dei più noti divulgatori scientifici del nostro tempo, per il suo ultimo libro «Le macchine invisibili». «Ci lega un’amicizia di lunga data, che risale a 35 anni fa, Bianucci è stato anche nella giuria del Premio Stresa» ha ricordato il presidente del concorso Gianfranco Lazzaro. «Il Premio Stresa di Narrativa è un appuntamento importante per la nostra cittadina – ha sottolineato il sindaco Canio Di Milia – è nato per volontà di alcuni letterati nel 1976 per creare un punto di incontro tra gli autori e i lettori, così come le Settimane Musicali rappresentano un legame tra la musica e gli appassionati».
(Di Luca Gemelli su LA Stamp; foto Varesi)
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