Un edificio in fiamme sull’Isola Pescatori e migliaia di litri di acqua «sparati» dalla barca sul lago per domare l’incendio. E’ lo scenario dell’esercitazione regionale a cui ieri hanno preso parte vigili del fuoco dei comandi provinciali di Verbania, Vercelli, Asti e Cuneo, coordinati dal comandante del Vco Arturo Antonelli e dal suo vice Felice Iracà.
L’allarme è scattato poco dopo le 8 e trenta uomini sono salpati dal porto di Intra a bordo della «Raf», la barca per interventi antincendio dal lago. A ridosso della coste dell’isola, è
entrato in azione il cannone di cui è dotata l’imbarcazione e in meno di mezz’ora i vigili del fuoco hanno avuto ragione del rogo. Un paio di squadre, poi, sono poi scese sull’isola per la bonifica dei focolai.
«Non abbiamo usato fumogeni nella simulazione - spiega Iracà - perché l’obiettivo era la verifica dei tempi d’intervento, che sono stati soddisfacenti grazie alla preparazione specifica delle squadre antincendio». L’esercitazione è proseguita fino alle 17, con recupero di naufraghi mediante gommoni e motobarca. «La finalità - aggiunge il comandante Antonelli - è il raggiungimento di un’elevata specializzazione in interventi sul lago e la stipula di una convenzione per interventi congiunti con i colleghi della vicina Svizzera, come quella che è in atto con i pompieri di Gondo per operazioni in caso di gravi calamità».
Lunga 13,5 metri e larga 4, per una stazza di 22 tonnellate, l’imbarcazione «Raf» è la più grande in servizio sul Lago Maggiore: il suo cannone può sparare 3 mila litri d’acqua al minuto.
I vigili del fuoco saranno protagonisti anche sabato dalle 14 alle 17 sul lungolago di Cannobio con «Pompiere per un giorno», iniziativa di comando provinciale e Comune per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni. Saranno proposte esercitazioni con telo da salto, giri in motobarca e spegnimento di incendi. I vigili del fuoco, tra l’altro, cercano volontari (uomini e donne tra 18 e 45 anni) per dar vita a un distaccamento cittadino a Cannobio. Per informazioni visitare il sito del Comune (www.cannobio.net) o rivolgersi all’ufficio tecnico.
(Di Aristide Ronzoni su La Stampa; foto La Stampa)