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31 ott 2010

Premio Stresa Narrativa: Trenta lettori e cinque critici proclameranno oggi il vincitore

Trenta lettori e cinque critici: questa la giuria, che oggi alle 17 all’Hotel Regina Palace, nel corso di una cerimonia aperta al pubblico, proclamerà il vincitore dell’edizione 2010 del Premio Stresa di Narrativa. In corsa cinque opere: «L’anno dei dodici inverni» di Tullio Avoledo, «Ritorno nella valle degli angeli» di Francesco Carofiglio, «Le rondini di Montecassino» di Helena Janeczek, «La nota segreta» di Marta Morazzoni e «Hanno tutti ragione» di Paolo Sorrentino. La cerimonia conclusiva del Premio Stresa, tradizionalmente ospitato dai
saloni Liberty dell’Hotel Regina Palace, è un appuntamento tra il letterario e il mondano carico di attesa: nessuna anticipazione trapela sul vincitore, che viene scelto direttamente in sala, di fronte al pubblico. «Abbiamo un’altra regola ferrea – spiega Gianfranco Lazzaro, tra i fondatori della competizione letteraria nel 1976 e ora presidente della giuria – per vincere bisogna essere esserci e rispediamo sempre al mittente le richieste del tipo “partecipo se so di essere il vincitore”». Un pomeriggio senza rete, quindi, per gli autori, per i quali il “timore” della giuria è peraltro più che giustificato. Forse a causa della composizione a maggioranza popolare della giuria il nome di grido non basta e non mancano le vittime illustri.
Da Claudio Magris, a cui la giuria nel 1998 preferì il meno noto Guido Conti vincitore con il «Coccodrillo sull’altare» ad Andrea Vitali che, protagonista assoluto delle vendite nelle librerie, per ben due volte ha sfiorato senza mai raggiungerlo il primo posto del Premio Stresa di Narrativa nel 2004 e nel 2006. Sorto nel 1976, il concorso letterario riservato a opere in italiano e pubblicate in Italia o nel Canton Ticino fu fondato da un gruppo di intellettuali, di cui facevano parte, oltre a Gianfranco Lazzaro anche Mario Soldati, Mario Bonfantini e Piero Chiara. Nell’albo d’oro tanti i nomi noti della letteratura italiana contemporanea: da Alberto Bevilacqua a Marco Santagata , da Simonetta Agnello Hornby a Paolo Rumiz.

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