Crescono le imprese iscritte alla Camera di Commercio, ma la crisi resta e diventa sempre più pesante. Nella sua relazione annuale in occasione dell’VIII Giornata delll’Economia Locale l’ente camerale fotografa la situazione economica del Vco mettendo in evidenza luci ed ombre del sistema imprenditoriale. «Questo incontro, lungi dall’essere una semplice esposizione di dati e di cifre vuole essere un momento di riflessione e di analisi - ha detto il presidente Tarcisio Ruschetti - nell’ottica della
ricerca dei possibili interventi a sostegno dello sviluppo delle imprese». Le buone notizie arrivano dall’aumento di nuove attività isctitte nel 2009 alla camera di Commercio: 944 a fronte di 866 cancellazioni con una percentuale, il 2,4% in più nel settore turistico anche se le presenze turistiche segnano il passo. Dall’analisi dei dati si registrano maggiori presenze nei campeggi. E il turismo, a parte il Cusio che resta al palo, resta il comparto che fa registrare segni positivi al pari delle costruzioni e del commercio. Significativi gli interventi dell’albergatore Antonio Zacchera, che ha ricordato come il turismo non è «delocalizzabile» e va incentivato e quello dei sindacalisti Graziano Zaretti e Giorgio Quaglia che hanno ricordato le difficoltà dell’industria, Bialetti e Acetati portati come esempio, e delle difficoltà ad accedere al credito. Le brutte notizie arrivando dall’export che nel 2009 ha registrato un crollo del 30% legato soprattutto al calo delle imprese manufatturiere. Drammatici i dati dell’occupazione con il 300% in più di cassa integrazione e addirittura l’800% in più di cassa integrazione straordinaria, anticamera della mobilità che è in aumento.
(La Stampa)