11 apr 2010
Stresa: Make up tecnologico per la funivia
E’ stato assegnato da Sviluppo Piemonte l’incarico di progettazione per la revisione tecnologica della funivia di Stresa. La conferma, durante l’incontro con i giornalisti nel suo ufficio in viale Azari, è arrivata dal neo consigliere regionale Valerio Cattaneo. «Era un impegno che mi ero assunto da consigliere provinciale eletto nel collegio di Stresa e Gignese – dichiara – , mi sono sincerato che gli impegni presi dalla precedente amministrazione (in prima persona dall’assessore al Turismo uscente Giuliana Manica) fossero
stati mantenuti. A norma di legge, infatti, l’impianto attuale può funzionare soltanto fino al 17 luglio. Soltanto se il progetto di rinnovamento tecnologico sarà pronto l’ente di vigilanza, l’Ustif, potrà concedere la proroga di due anni necessaria a realizzare l’intervento».
Per luglio, inoltre, dovrà essere messa a gara, con bando europeo, la concessione per i prossimi 20 anni con relativo impegno al vincitore di assumersi, in tutto o in parte (dipenderà dalla quantificazione di spesa da parte del progettista), parte delle spese necessarie.
L’affidamento dell’incarico non ha nulla a che vedere con la sostituzione della fune d’emergenza, finanziata con 300 mila euro dalla Regione. «La fune arriverà a giorni – assicura Cattaneo – e le corse dovrebbero riprendere in coincidenza con il ponte del 1° maggio o giù di lì».
Cattaneo, inoltre, ha promesso «entro il 2010 la legge sull’autonomia del Verbano Cusio Ossola». Sulla base di quale testo? «C’è il decreto legislativo della giunta Bresso – ha risposto – e c’è la nostra proposta. Sono due buone basi sulle quali lavorare. E, c’è l’articolo 8 dello statuto, che avevo fatto approvare durante il mandato 2000-2005. C’è soprattutto l’impegno assunto nel programma elettorale da Cota, che contiene l’autonomia del Verbano Cusio Ossola. Nel programma di Bresso del 2005 non c’era». Cattaneo «d’accordo con i colleghi Michele Marinello (Lega), Aldo Reschigna (Pd) e il subentrante Roberto De Magistris (Lega)» s’impegnerà perchè i canoni delle concessioni idroelettriche tornino sul territorio. «In sede di bilancio di previsione, attualmente esiste solo una autorizzazione all’esercizio provvisorio – promette – cercheremo di far destinare anche il gettito della tassa regionale sulle cave e sulle acque minerali. Con i canoni idrici, faranno 10 milioni di euro da destinare all’emergenza occupazione».
(Mauro Rampinini su La Prealpina)
stati mantenuti. A norma di legge, infatti, l’impianto attuale può funzionare soltanto fino al 17 luglio. Soltanto se il progetto di rinnovamento tecnologico sarà pronto l’ente di vigilanza, l’Ustif, potrà concedere la proroga di due anni necessaria a realizzare l’intervento».
Per luglio, inoltre, dovrà essere messa a gara, con bando europeo, la concessione per i prossimi 20 anni con relativo impegno al vincitore di assumersi, in tutto o in parte (dipenderà dalla quantificazione di spesa da parte del progettista), parte delle spese necessarie.
L’affidamento dell’incarico non ha nulla a che vedere con la sostituzione della fune d’emergenza, finanziata con 300 mila euro dalla Regione. «La fune arriverà a giorni – assicura Cattaneo – e le corse dovrebbero riprendere in coincidenza con il ponte del 1° maggio o giù di lì».
Cattaneo, inoltre, ha promesso «entro il 2010 la legge sull’autonomia del Verbano Cusio Ossola». Sulla base di quale testo? «C’è il decreto legislativo della giunta Bresso – ha risposto – e c’è la nostra proposta. Sono due buone basi sulle quali lavorare. E, c’è l’articolo 8 dello statuto, che avevo fatto approvare durante il mandato 2000-2005. C’è soprattutto l’impegno assunto nel programma elettorale da Cota, che contiene l’autonomia del Verbano Cusio Ossola. Nel programma di Bresso del 2005 non c’era». Cattaneo «d’accordo con i colleghi Michele Marinello (Lega), Aldo Reschigna (Pd) e il subentrante Roberto De Magistris (Lega)» s’impegnerà perchè i canoni delle concessioni idroelettriche tornino sul territorio. «In sede di bilancio di previsione, attualmente esiste solo una autorizzazione all’esercizio provvisorio – promette – cercheremo di far destinare anche il gettito della tassa regionale sulle cave e sulle acque minerali. Con i canoni idrici, faranno 10 milioni di euro da destinare all’emergenza occupazione».
(Mauro Rampinini su La Prealpina)
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1 Commenti:
Che significa che "può funzionare fino al 17 luglio" visto che è da novembre che la funivia è chiusa??!!? Qualcuno si è preso la briga di fare il calcolo delle perdite in una stagione nevosa eccezionale come è stata questa per il Mottarone?
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