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3 apr 2010

Oltre 250 ebrei a Stresa festeggiano la “Pesach”


Oltre duecentocinquanta clienti di religione ebraica trascorrono in questi giorni la Pasqua ebraica presso l’Hotel Regina Palace di Stresa. Il prestigioso quattro stelle è stato riservato integralmente, ormai per il quindicesimo anno consecutivo, da un tour operator svizzero. Gli ospiti di religione ebraica, quest’anno complice la crisi in leggero calo rispetto al passato, arrivano da Usa e Canada e anche da molti paesi europei, oltre che, naturalmente da Israele.
La festività della Pasqua ebraica, conosciuta come Pesach, è una delle più importanti e cade dal 14 al 22
del mese di Nissan del calendario ebraico giunto quest’anno all’anno 5770. La Pesach viene celebrata per ricordare l’esodo e la liberazione del popolo israelita dalla schiavitù in Egitto. Il periodo festivo, cominciato con il tramonto del 29 marzo proseguirà fino al tramonto del 6 aprile.
Molto rigorosa la tradizione in materia di cibo per la celebrazione: le regole Kashrut prescrivono infatti che la preparazione dei cibi avvenga utilizzando stoviglie, macchinari e attrezzature destinate solo a questa festività, legata all’utilizzo di pane non lievitato. La tradizione vuole infatti che anche nelle abitazioni venga eliminata ogni traccia di lievito o di cibo che lo contenga, per ricordare proprio il cibo usato dal popolo di Israele durante la fuga dall’Egitto, quando non ebbero il tempo di far lievitare il pane.
Per vigilare sul rispetto della tradizione, allo staff dell’Hotel Regina sono affiancati alcuni Mashgichim, supervisori del cibo kosher. Nella cena «Seder» (Ordine in ebraico) tradizionalmente prevista nelle due prime sere del periodo festivo, vengono poi consumati cibi particolari quali, oltre al pane azzimo, erbe amare, uovo sodo, coscia di agnello e sedano. A questi particolari alimenti è legata la simbologia della primavera (sedano), la durezza della schiavitù (erbe amare), l’offerta dell’agnello al tempio, mentre l’uovo sodo ricorda il lutto per la distruzione del tempio di Gerusalemme.
Oltre alle occasioni rituali, cui è legato anche il divieto di compiere qualsiasi attività lavorativa in alcune giornate della Pesach, gli ospiti dell’Hotel Regina trascorrono la vacanza godendo delle bellezze del territorio. Sugli ospiti ebraici vigilano anche le forze dell’ordine, che mettono in pratica una sorveglianza discreta a puro titolo precauzionale e per evitare eventuali malintenzionati.

(La Stampa)

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