22 apr 2010
Digitale terrestre nel VCO: Ancora niente caccia al decoder, la gente preferisce aspettare fino all’ultimo
Il conto alla rovescia è iniziato. Tra poche settimane anche il Vco entrerà nell’era della tv digitale: dal 18 maggio Rai due e Rete 4 scompariranno dalle normali frequenze tv e saranno visibili solo con impianti adatti. Addio alle peripezie de «La signora del West» e ai misteri di «Voyager», come pure alle avventure del sempreverde «Walker Texas Ranger», a meno che non si corra ai ripari con un decoder digitale o un televisore di ultima generazione. Ed è solo la prima fase, detta «switch over», della progressiva scomparsa del segnale analogico: tra il 15 settembre
e il 20 ottobre tutti i canali passeranno al digitale («switch off»). La differenza dalla tv a cui si era abituati? Più programmi, immagini e suoni di miglior qualità, possibilità di interattività (e quindi di accesso a servizi di pubblica utilità eventualmente messi a disposizione) e minor inquinamento elettromagnetico.
Chi compra, chi aspetta
La corsa al decoder o alla nuova tv, a quanto pare, non è ancora iniziata. «Molti si informano su prezzi e modelli - confermano da Marcopolo Express a Gravellona Toce -, ma la situazione è molto tranquilla. I più, però, sembrano orientati ad acquistare un decoder, che costa meno». Da Mercatone Uno, invece, si comincia a vedere un po’ più di movimento: «La caccia è iniziata, visto che non manca molto tempo. I clienti, soprattutto anziani, preferiscono comprare un nuovo televisore, almeno non hanno a che fare con più telecomandi o con la programmazione del decoder». Sull’apparente tranquillità dei telespettatori, che tra poche settimane potrebbero rimanere privi dei loro programmi preferiti, c’è anche chi azzarda un’ipotesi: «Gira voce che difficilmente Rai due e Rete 4 passeranno davvero al digitale dal 18 maggio - dicono da Lucchini srl a Domodossola -, quindi molta gente preferisce aspettare fino all’ultimo. C’è anche chi, dal canto suo, preferisce togliersi il pensiero subito e comprare il televisore. Insomma, qualcosa si vende ma non c’è foga».
Costi e contributi
A seconda del modello, i decoder oscillano tra i 29 e i 150 euro. I meno costosi sono quelli classici, che riconvertono semplicemente il segnale per vedere i «soliti» canali in chiaro. Poi ci sono i decoder che permettono l’interattività e quelli ibridi, in grado cioè di ricevere programmi televisivi anche da satellite e via internet. Per gli over 65, però, c’è la possibilità di ricevere un buono di 50 euro dal Ministero dello sviluppo economico per comprare o noleggiare un decoder digitale interattivo, purché in regola con il pagamento del canone e con reddito pari o inferiore a 10 mila euro (informazioni sul sito http://decoder.comunicazioni.it o al numero verde 800.022000).
Incontri con la Rai
Il personale della Rai propone una serie di appuntamenti sul territorio rivolti agli abbonati all’ufficio conciliazione, sempre dalle 9 alle 12,30: in Comune a Domodossola il 27 aprile, il 25 maggio, il 22 giugno, il 27 luglio, il 28 settembre, il 26 ottobre, il 23 novembre e il 21 dicembre e allo sportello dell’associazione «50pù» Fenacom-Enasco, in via Quarto a Verbania, il 28 aprile, il 26 maggio, il 23 giugno, il 28 luglio, il 29 settembre, il 27 ottobre, il 24 novembre e il 22 dicembre.
(Valeria Pera su La Stampa)
e il 20 ottobre tutti i canali passeranno al digitale («switch off»). La differenza dalla tv a cui si era abituati? Più programmi, immagini e suoni di miglior qualità, possibilità di interattività (e quindi di accesso a servizi di pubblica utilità eventualmente messi a disposizione) e minor inquinamento elettromagnetico.
Chi compra, chi aspetta
La corsa al decoder o alla nuova tv, a quanto pare, non è ancora iniziata. «Molti si informano su prezzi e modelli - confermano da Marcopolo Express a Gravellona Toce -, ma la situazione è molto tranquilla. I più, però, sembrano orientati ad acquistare un decoder, che costa meno». Da Mercatone Uno, invece, si comincia a vedere un po’ più di movimento: «La caccia è iniziata, visto che non manca molto tempo. I clienti, soprattutto anziani, preferiscono comprare un nuovo televisore, almeno non hanno a che fare con più telecomandi o con la programmazione del decoder». Sull’apparente tranquillità dei telespettatori, che tra poche settimane potrebbero rimanere privi dei loro programmi preferiti, c’è anche chi azzarda un’ipotesi: «Gira voce che difficilmente Rai due e Rete 4 passeranno davvero al digitale dal 18 maggio - dicono da Lucchini srl a Domodossola -, quindi molta gente preferisce aspettare fino all’ultimo. C’è anche chi, dal canto suo, preferisce togliersi il pensiero subito e comprare il televisore. Insomma, qualcosa si vende ma non c’è foga».
Costi e contributi
A seconda del modello, i decoder oscillano tra i 29 e i 150 euro. I meno costosi sono quelli classici, che riconvertono semplicemente il segnale per vedere i «soliti» canali in chiaro. Poi ci sono i decoder che permettono l’interattività e quelli ibridi, in grado cioè di ricevere programmi televisivi anche da satellite e via internet. Per gli over 65, però, c’è la possibilità di ricevere un buono di 50 euro dal Ministero dello sviluppo economico per comprare o noleggiare un decoder digitale interattivo, purché in regola con il pagamento del canone e con reddito pari o inferiore a 10 mila euro (informazioni sul sito http://decoder.comunicazioni.it o al numero verde 800.022000).
Incontri con la Rai
Il personale della Rai propone una serie di appuntamenti sul territorio rivolti agli abbonati all’ufficio conciliazione, sempre dalle 9 alle 12,30: in Comune a Domodossola il 27 aprile, il 25 maggio, il 22 giugno, il 27 luglio, il 28 settembre, il 26 ottobre, il 23 novembre e il 21 dicembre e allo sportello dell’associazione «50pù» Fenacom-Enasco, in via Quarto a Verbania, il 28 aprile, il 26 maggio, il 23 giugno, il 28 luglio, il 29 settembre, il 27 ottobre, il 24 novembre e il 22 dicembre.
(Valeria Pera su La Stampa)
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