Giovan Battista Vecchi, 66 anni, imprenditore tenta per la seconda volta la conquista di Stresa con la sua lista Insieme!. Avete ribaltato lo slogan del sindaco in «Parole non fatti». Qualche esempio?
«Il sindaco - dice Vecchi - non ha rispettato il programma con cui si era candidato cinque anni fa. Gli esempi si sprecano, limitiamoci a porto turistico, scuola alberghiera, Gabbiola, Palazzola, ancora off-limits per gli stresiani, asilo nido, per cui i cittadini devono emigrare. Ma contestiamo anche quello che di Milia sostiene di avere fatto; quei parcheggi progettati
e finanziati in gran parte dalle amministrazioni precedenti e di cui si prende il merito». Perché il cantiere della piscina non partirà a giugno, facendo mancare il contributo regionale?
«Perché sul progetto grava un ricorso al Tar. Come può il Comune pretendere di disporre di un’area che è in concessione sino a fine settembre 2011? Si revoca la concessione in caso d’interesse pubblico che qui non sussiste». Un’istantanea della Stresa 2015 se vincerete? «Sarà una Stresa in cui non si racconteranno più bugie e i cittadini sapranno cosa si fa dei loro soldi e dei progetti in cantiere. Sarà una Stresa in cui non esisteranno cittadini di serie A e di serie B. Sarà un Stresa con una piscina scoperta utilizzabile tutto l’anno e più profonda di 1,25 metri. Sarà una Stresa in cui il denaro pubblico sarà amministrato con oculatezza e non sperperato. Sarà una Stresa più viva, perché rilanceremo il turismo liberando le grandi potenzialità di questa città. Sarà una Stresa che non si sarà ricordata delle frazioni soltanto per il giro elettorale ma con cui dialogherà costantemente. Sarà una Stresa trasparente e della partecipazione».
Che avrebbe voluto contestare nel faccia a faccia di fine campagna ? «Ognuno avrebbe scelto tre temi. I miei sarebbero stati Stresa Servizi, la piscina coi suoi costi esorbitanti per tre mesi l’anno (1.050.000 euro) e Villa Pallavicino».
(Ma.Ra. su La Prealpina)