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19 ago 2009

Stresa Festival: Se la musica aiuta a uscire dalla crisi


Venerdì 21 sera, al Palazzo dei Congressi, si apre lo Stresa Festival. E saranno subito «Incontri e dialoghi», come recita il filone di questa rassegna targata numero 48. Le Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore si annunciano con una bella pretesa, che suona come un segno di speranza: anche attraverso la musica si può e si deve gettare un ponte. «Non c’è possibilità di uscire dal tunnel della crisi senza incontrarsi e dialogare» dice Gianandrea Noseda, direttore artistico di questo Festival. Il maestro ogni volta sa trovare la motivazione giusta e azzeccata. E per il 2009 ha puntato sulla forza del dialogo e dell’incontro, trasformando la proposta nel filo conduttore di tutta la rassegna che - dopo le consuete Meditazioni in Musica - si apre ufficialmente venerdì per concludersi il 5 settembre. «La musica - aggiunge - ha il compito di scuotere. In momenti come questi di crisi, quando sento parlare di protezionismo e nazionalismo, la musica deve andare in senso opposto, abbattere i muri e aprire le finestre». Anche con la provocazione delle scelte, che per Noseda è ormai diventata una costante del Festival stresiano.
Il compito di aprire il «dialogo» è stato affidato a Paavo Jarvi, direttore estone della Radio Sinfonie Orchester Frankfurt, con la giovane violinista olandese Janine Jansen. Sabato, a Villa Ponti di Arona, saranno Pavel Berman al violino e Roberto Cominati al pianoforte, i protagonisti della seconda serata., con musiche di Debussy, Grieg, Franck, Ravel.
Il tema del 2009 attraversa due secoli di storia, ponendo l’accento su pagine poco conosciute a cavallo dei secoli XIX e XX: Alcuni esempi: «Aleko» e «L’Isola dei morti» di Rachmaninoff, «l’Ottava» di Sostakovic. Poi «La cenerentola» di Rossini e il «Concerto per clarinetto» di Mozart. Ancora: «Le quattro stagioni» di Vivaldi, affiancate a quelle di Astor Piazzolla, «La Mer» di Debussy. Nel cartellone, oltre alla London Symphony, anche la Bbc Philarmonic Orchestra con il suo direttore principale, appunto Noseda (il 3 settembre). (Di Gianfranco Quaglia su La Stampa)

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