Entrano in campo a partita in corso e tra spinte, insulti costringono l’arbitro a interrompere l’incontro per qualche minuto, prima di far tornare in campo le squadre e completare la gara. È accaduto sabato pomeriggio allo stadio Forlano di Stresa nella gara della categoria Allievi tra i padroni di casa e il Verbania vinta 3-0 dagli ospiti. Protagonisti dell’episodio due spettatori, genitori di ragazzi del Verbania, entrati in campo a un quarto d’ora dalla fine della gara dopo una

sostituzione. A innescare la scintilla alcuni insulti che sarebbero stati rivolti alla panchina stresiana. Da lì è nato uno scontro tra giocatori delle due squadre degenerato fino all’ingresso in campo dei due adulti.

Ora si attende il responso del giudice sportivo, per verificare l’esatta dinamica dei fatti e le eventuali probabili sanzioni. «C’è stata una discussione tra giocatori che abbiamo subito diviso ma non ho visto altro di particolare in quel momento, è volato purtroppo qualche insulto al quale non abbiamo risposto», spiega il tecnico dello Stresa Massimo Farabone. «Vediamo cosa esce dal comunicato anche perché l’arbitro ha detto di aver visto tutta la scena ed è stato forse l’unico, c’è stata molta confusione in quegli istanti» dice Giancarlo Sacchetto, responsabile del settore giovanile dello Stresa.

«Non ci sono stati pugni o sberle nei confronti dei giocatore dello Stresa - spiega Maurizio Bolis, allenatore degli Allievi del Verbania - è vero che due genitori sono entrati in campo ma uno è entrato per fermare l’altro dopo che il guardalinee dello Stresa si era avvicinato in modo minaccioso a un nostro ragazzo».

[Di L. ZIR. su La Stampa)]